(Adnkronos) – “Si va verso la decisione di fine pandemia. Se poi verrà presa proprio il 4 maggio o successivamente sono solo questioni tecniche. Il quadro epidemiologico in questo momento è abbastanza rassicurante e la decisione di fine pandemia potrebbe essere presa. La cosa importante è non interpretare questa decisione come un ‘liberi tutti’. Perché altrimenti le varianti che in alcune parti del mondo sono preoccupanti potrebbero diffondersi di nuovo e torniamo da capo. Non come il 2020 perché siamo tutti vaccinati. Non dobbiamo abbassare la guardia”. Così all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma, a margine della cerimonia di apertura del 56esimo congresso nazionale della Società italiana di Igiene, Medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), a Roma, commentando la riunione del Comitato di emergenza dell’Oms prevista per il 4 maggio che potrebbe decidere di dichiarare la fine della pandemia da Covid-19.
La decisione degli Stati Uniti di togliere dall’11 maggio il blocco all’ingressi dei passeggeri non vaccinati contro il Covid, “è molto controversa, anche secondo i colleghi americani, perché questo significa che vengono meno tutta una serie di misure straordinarie sia di carattere preventivo che assistenziale. Ad esempio tutti quelli che hanno il Long Covid verranno abbandonati e sono milioni di americani”, dice.
La prevenzione e una buona gestione dell’assistenza, a garanzia della sostenibilità dei servizi, sono le uniche possibilità che abbiamo. Senza, il mondo e l’Europa, in particolare, saranno inondate da casi di malattie che non riusciremo a curare”, dice. Ma il governo e il ministro della Salute Orazio Schillaci sono sintonizzati su questi obiettivi? “Il ministro Schillaci dice cose tutte condivisibili e sensate ma vanno fatte: quello che serve è un moto straordinario di azione per salvare il Ssn. Si deve passare all’operatività”, ammonisce Ricciardi.