(Adnkronos) – Parte dalle Marche l’innovazione tecnologica per la gestione della farmacia ospedaliera, in particolare per la preparazione robotizzata dei medicinali oncologici. Un primato che la Regione detiene da anni, legato alla presenza sul territorio dell’impresa che ha messo a punto una sistema di preparazione di terapie oncologiche su misura, che azzera la possibilità di errori – ‘Apoteca’, utilizzato in decine Paesi al mondo da 14 anni – e che oggi fa di Ancona la capitale della farmacia ospedaliera ospitando direttori di strutture provenienti da Cleveland, Santiago del Cile, Barcellona, Parigi, Leeds, Amsterdam, Copenaghen, Oslo e Mainz.
L’incontro, organizzato dall’impresa produttrice del sistema robotizzato, la marchigiana Loccioni, raccoglie una comunità scientifica internazionale, formata dagli utilizzatori del sistema che hanno portato avanti, dal 2006, 11 progetti di innovazione e 93 sperimentazioni cliniche. L’appuntamento ha l’obiettivo di permettere un confronto delle esperienze e procedere sulla strada dell’innovazione, non solo per quanto riguarda le terapie oncologiche ma su tutte le preparazioni farmaceutiche in ospedale. A dimostrare come la struttura sanitaria marchigiana sia diventata un punto di riferimento per la comunità scientifica la visita di 9 direttori di farmacia dei più importanti nosocomi mondiali, provenienti dagli Usa, dal Cile, dalla Spagna, dalla, dalla Gran Bretagna, dall’Olanda, dalla Danimarca, dalla Norvegia e dalla Germania.
Gli esperti hanno potuto vedere i sistemi robotizzati di cui si avvale l’azienda sanitaria che affiancano il primo laboratorio – dedicato all’oncologia (ApotecaChemo) frutto di un progetto del 2006- a cui si è aggiunto, a giugno di quest’anno, un nuovo laboratorio ad alta tecnologia, per produrre in maniera robotica e controllata tutte le altre terapie farmaceutiche sterili che vengono preparate e somministrate all’interno degli ospedali.
Tre nuovi sistemi robotici permettono il controllo e la produzione di siringhe sterili, di sacche sterili e la produzione di questi dispositivi negli ospedali pediatrici. A questi si aggiunge un software di ultima generazione che permette di gestire tutte le tecnologie del laboratorio, raccogliere dati ed elaborarli con intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza, applicando la qualità totale.
Con questo sistema “uno dei risultati immediati – spiega Michele Caporossi, direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria – oltre alla sicurezza e tracciabilità della cura è la possibilità di liberare il tempo del personale sanitario dalla manualità della preparazione, dedicandolo alla cura del paziente e al rapporto umano. Questo ospedale si colloca come eccellenza internazionale, come laboratorio, in cui gli ospedali che sono venuti in visita hanno potuto immaginare come questo approccio si possa adattare alla loro realtà. Con la community lavoriamo insieme, sui nostri dati reali, per trovare standard perseguibili da tutti”.
L’Apoteca Community, che si riunisce per due giorni nelle Marche per il decimo anno, come accaduto per le terapie oncologiche, punta ad adattare la tecnologia alle esigenze cliniche e definire modi comuni di operare: la qualità e la sicurezza della cura – spiegano gli esperti – passa infatti attraverso la standardizzazione dei processi per le terapie e lo sviluppo di nuove tecnologie per la preparazione personalizzata di farmaci galenici sterili dall’altro.
“La tecnologia utilizzata nella farmacia ospedaliera, attiva agli Ospedali Riuniti di Ancona, è un’eccellenza internazionale che ci rende orgogliosi e certifica l’alto livello che può raggiungere la nostra sanità”, dichiara il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli.