(Adnkronos) – “Per potersi innamorare della scienza bisogna vedere cosa la scienza cosa rappresenta. Il progetto ‘Mad for Science’ è nato per creare un’opportunità ai ragazzi delle scuole di poter ‘mettere le mani in pasta’ e poi decidere magari anche di fare filosofia ma nel momento in cui verrà chiesto loro cos’è un vaccino siano grado di dare un giudizio informato, positivo o negativo che sia”. Così Carlo Rosa, ad di DiaSorin, intervenuto oggi alla giornata conclusiva dell’edizione 2023 del concorso nazionale nato con l’obiettivo di supportare la passione per la scienza anni giovani all’interno delle scuole. “Oggi – ha proseguito Rosa – penso che materie stem (le discipline scientifico-tecnologiche, ndr) siano molto popolari tra i ragazzi, penso che la scuola non si sia adeguata ai tempi e quindi non sia in grado di insegnarle o non abbia gli strumenti per poterle insegnare in maniera moderna, quindi è fondamentale fare massa critica e poi imparare con l’esperienza perché noi abbiamo prima cominciato a costruire laboratori, poi abbiamo scoperto che bisogna aiutare i ragazzi a comprare reagenti, poi formare i professori”.
“Il mio sogno è il giorno che le 15 scuole diventano cinquanta potersi presentare con delle storie di successo al ministero e cambiare il modo in cui il ministero guarda alle scuole che è quello che i docenti chiedono”, ha osservato ancora l’ad di DiaSorin e il presidente Michele Denegri ha concluso: “quello che succede in ‘Mad for Science’ , lo sforzo che la Fondazione DiaSorin sta facendo è importantissimo per l’azienda e ne ricorda lo spirito e io sento un senso di gratitudine perché noi abbiamo aiutato dei giovani a realizzare un progetto ma la restituzione che riceviamo da questa energia che si sente qui oggi è ossigenante e rinvigorente”