(Adnkronos) – Per bambini e adulti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale comunicare con gli altri è difficile: non vedono, non sentono e spesso convivono con altre disabilità, come quella cognitiva e motoria, che possono isolarli persino dagli affetti. Dal 1964 la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus è il punto di riferimento nazionale per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie, ed è grazie a quel ‘filo d’oro’ che si snoda in tutta Italia attraverso le sedi e i servizi territoriali se l’ente può fornire risposte sempre più adeguate ai loro bisogni, là dove esse vivono. Uno degli obiettivi principali della Fondazione è infatti quello di potenziare la propria presenza a livello territoriale, aumentando cioè il numero delle attuali dieci sedi, e potenziando i servizi offerti. Per questo – si legge in una nota – è fondamentale il contributo del 5 per mille, un gesto semplice e gratuito che si traduce in #unaiutoprezioso per chi non vede e non sente: basta inserire, nella dichiarazione dei redditi, il codice fiscale 80003150424 e apporre la propria firma.
“È anche grazie ai proventi di questo supporto fondamentale – ricorda Rossano Bartoli, presidente Fondazione Lega del Filo d’Oro – se nel 2022 abbiamo potuto realizzare un grande sogno, ovvero terminare la costruzione del secondo lotto del Centro nazionale di Osimo (Ancona), un polo di alta specializzazione grazie al quale potremo rafforzare tutte le nostre attività, garantire percorsi educativo-riabilitativi personalizzati a un numero maggiore di utenti e rispondere alle esigenze degli adulti sordociechi che non possono più contare sul supporto delle famiglie. E oggi ne abbiamo ancora più bisogno per renderlo operativo e pieno di vita, mantenendo l’alto standard qualitativo che ha sempre contraddistinto il nostro modo di intervenire”.
La fondazione “è un punto di riferimento fondamentale – afferma Daniele Orlandini, presidente del Comitato dei Famigliari, Lega del Filo d’Oro – Sono papà di Sara, ragazza di 30 anni di Monza, che da 25 anni è seguita dalla Fondazione. Nel tempo abbiamo capito l’importanza del metodo che la Lega del Filo d’Oro mette in atto per il trattamento di disabilità specifiche come quelle di Sara. La vicinanza si è consolidata, non solo per l’intervento su nostra figlia, ma per l’importanza data alle famiglie, uno dei 4 pilastri della Fondazione, insieme a dipendenti, volontari e sostenitori. Senza i sostenitori non potremo continuare a crescere e ad aiutare i ragazzi come mia figlia”.
Sebbene si tratti di uno strumento abbastanza diffuso, molti italiani ancora non sanno che scegliere di devolvere il 5×1000 non comporta costi aggiuntivi. Secondo una recente indagine condotta da Astra Ricerche per la Lega del Filo d’Oro (2023) – prosegue la nota – solo il 2% degli italiani non ha mai sentito parlare del 5×1000, ma all’atto pratico solo 6 su 10 sono certi di averlo destinato nell’ultima dichiarazione dei redditi e appena 4 su 10 sono consapevoli della sua gratuità. Dai dati è inoltre emerso che il 15% degli italiani non destina questa quota dell’Irpef perché pensa, erroneamente, che ci siano costi aggiuntivi o una tassazione maggiore a proprio carico. E ancora, il 16% non ha avuto modo di individuare il beneficiario, mentre il 17% dichiara di non devolverlo perché non sa come fare, a conferma di una scarsa informazione su questo tema, che fa perdere ai contribuenti l’opportunità di decidere cosa fare con le proprie tasse.
Il 5×1000 “è un sostegno molto importante e completamente gratuito” alternativo all’8x 1000 “e, se non si sceglie a chi devolverlo, verrà comunque trattenuto dallo Stato – chiarisce Bartoli – La Fondazione segue ormai da 60 anni le persone di tutte le fasce d’età – bambini, giovani e adulti – sordociechi, con psicosensoriali e anche le loro famiglie, offrendo servizi differenziati con centri residenziali, centri diurni, servizi sul territorio e sedi territoriali. La Lega del Filo d’Oro – ribadisce il presidente – è cresciuta grazie alla sensibilità di tanti cittadini italiani e, negli ultimi anni, con la firma del 5×1000”.
Grazie a questa quota di Irpef devoluta dai contribuenti la Fondazione sta attualmente lavorando in Abruzzo per il recupero della casa dove ha vissuto, a San Benedetto dei Marsi (AQ), la sua fondatrice Sabina Santilli e dove nascerà un Centro Studi e Sede Territoriale, e nel Lazio per la realizzazione di un Centro sociosanitario residenziale e diurno. Inoltre – conclude la nota – la Fondazione potrà continuare ad offrire percorsi educativi e riabilitativi personalizzati; a rafforzare ed ampliare i servizi già esistenti, garantendo gli alti standard qualitativi di sempre e potrà stringere ulteriori collaborazioni nell’ambito della ricerca, per migliorare la quotidianità di chi non vede e non sente attraverso soluzioni in ambiti come la comunicazione e le tecnologie assistive. Un grandissimo investimento, sostenuto anche dal 5×1000, è il Centro Nazionale di Osimo, un polo di alta specializzazione recentemente inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica: il secondo lotto – che porta da 56 a 80 i posti residenziali – è stato completato e ora bisogna sostenerne l’operatività.
Scegliere di devolvere il 5 x1000 alla Lega del Filo d’Oro è un gesto semplice che può contribuire in modo concreto a migliorare la vita di chi non vede e non sente e delle loro famiglie. Come è stato per il piccolo Biagio Luigi e la sua famiglia – protagonisti insieme a Neri Marcorè e Renzo Arbore della campagna #unaiutoprezioso dell’Ente – che hanno fatto un lungo viaggio, da Gela a Osimo, per trovare qualcuno che sapesse aiutare il bambino ad uscire dal suo isolamento, che fosse in grado di comunicare con lui, facendogli superare tutte le sue paure, compresa quella di essere accarezzato. Dopo essere stato ospitato presso il Centro Nazionale, ora è tornato a casa in Sicilia e, grazie al supporto della Fondazione anche sul territorio, sta raggiungendo straordinari traguardi nel suo percorso verso una maggiore autonomia.
Per ogni ulteriore informazione è possibile visitare il sito 5×1000.legadelfilodoro.it dove è disponibile e scaricabile una guida dedicata, oppure si può scrivere a [email protected] o contattare il numero verde 800.915000.