(Adnkronos) – L’inquinamento è un’emergenza sanitaria globale, per questo motivo occorre garantire a tutti il diritto a vivere in un ambiente salubre, sancito dalla Corte di Giustizia Europea. Parte da qui l’azione collettiva ‘Aria Pulita’, lanciata da Consulcesi all’evento ‘Liberi di respirare’ organizzato da Consulcesi Group in vista della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno. Si tratta di “un’azione legale – spiega Marco Tortorella, legale di Consulcesi – che ha lo scopo di accertare la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, con conseguente richiesta di risarcimento del danno, in favore dei residenti delle zone in cui è stato accertato il superamento dei limiti delle particelle inquinanti contenute nell’aria ambiente”.
L’azione legale “rappresenta la presa di coscienza dei cittadini come stimolo a trovare soluzione – sottolinea Tortorella – Inoltre, è anche l’occasione per spingere le istituzioni affinché intervengano per porre rimedio a tale intollerabile situazione che, nonostante la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea, continua a perpetrarsi”.
I cittadini che possono aderire alla nuova iniziativa legale – riferisce una nota – sono tutti i residenti delle zone dove si sono verificate le violazioni, a prescindere dall’aver subìto un danno alla salute. Basterà dimostrare la propria residenza per almeno 1 anno nel periodo compreso tra il 2008 e il 2018, lo stesso per il quale la Corte di Giustizia europea ha accertato la violazione dei limiti, in uno o più dei territori coinvolti. In totale, Consulcesi stima che siano 3.384 i Comuni italiani compresi nelle violazioni accertate dall’Europa per un totale di più di 40 milioni di residenti.