(Adnkronos) – “Il protocollo Helixafe è veramente rivoluzionario. Per la prima volta poniamo l’attenzione su un non-tumore. Questo consente di intercettare preventivamente eventuali condizioni di rischio per intervenire da subito. La tecnologia permette di mettere in atto interventi non tossici, come azioni sulla modifica dello stile di vita, alimentazione, attività fisica. Questo è possibile grazie a una tecnologia innovativa che unisce molti parametri diversi che costituiscono dei driver di un problema oncologico”. Così Adriana Albini, oncologa dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano e responsabile del gruppo di ricerca per la prevenzione oncologica presso l’Associazione americana ricerca sul cancro (Aacr), oggi a Roma a margine della Consensus Conference ‘Nuovo approccio nella prevenzione dei tumori, in Italia il primo modello al mondo’ di ‘Cancer Driven Interception’, che si è svolta al Senato, promossa da Bioscience Foundation, associazione no profit che nasce dalla collaborazione fra Università Tor Vergata di Roma e sita presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.