(Adnkronos) – “Sin dai primi giorni in cui mi sono insediato in Commissione Affari sociali della Camera mi sono occupato da subito del tema dell’oncologia. In particolare, ho voluto verificare quale fosse lo stato dell’arte del Piano oncologico nazionale che scontava un po’ di ritardi rispetto al Piano oncologico approvato a livello europeo e che richiedeva, per poter avere l’avvio definitivo, una dotazione finanziaria. Questa dotazione finanziaria è arrivata: 10 milioni di euro l’anno per i prossimi 2 anni. Risorse forse simboliche, ma importanti e comunque un interessante presupposto”. Così all’Adnkronos Salute Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali della Camera, a margine di una conferenza stampa sul colangiocarcinoma che si è tenuta oggi alla Camera.
La lotta al tumore “è un impegno di tutta la politica, del Governo, del Parlamento e della Commissione che ho l’onore di presiedere – sottolinea il parlamentare di Forza Italia – Il tema dell’oncologia non conosce colore politico, è trasversale a tutti i contesti, a tutti gli ambienti e a tutte le famiglie, quindi c’è una sensibilità naturale rispetto a questo tema”.
E in merito all’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, che prevede lo stanziamento di 600mila euro per il triennio 2023-2025 per garantire ai pazienti affetti da colangiocarcinoma l’accesso ai test genomici, meglio noti come Next-Generation Sequencing (Ngs) test, Cappellacci non ha dubbi: “Nella scorsa legislatura era stato creato un fondo per i test di Next-Generation Sequencing che però il ministero della Salute aveva vincolato ai test per il solo carcinoma del polmone non a piccole cellule non squamoso metastatico”. Ora, “grazie a questo emendamento, estendiamo la possibilità di utilizzo dei test anche per altri tumori, tra cui quelli più rari e aggressivi come il colangiocarcinoma. Così facendo, si ha la possibilità di agire in modo più mirato sulla diagnostica”.