(Adnkronos) – “In questi giorni siamo stati inondati da due notizie: il colera e il caldo che fa morire le persone. Probabilmente quel signore avrà mangiato un pesce crudo e si è preso il colera, ma questo non significa che adesso prenderemo tutti il colera. Così come non significa che l’esposizione al caldo e l’aumento della temperatura faranno morire tutti gli anziani e i fragili”. Così Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma, a ‘W l’Italia’ su Rtl 102.5. “Il tema – precisa – è come noi ci comportiamo, come ci proteggiamo e proteggiamo fragili e anziani. E allora torniamo al discorso della prevenzione che è la madre di tutto”.
“Il bicchiere comunque è mezzo pieno – rassicura Vaia – perché su questo tema, negli ultimi anni, i cittadini italiani hanno sviluppato grande consapevolezza”.