(Adnkronos) – Nel processo di lavorazione dell’olio minerale usato “stiamo investendo. Oltre all’ampliamento dei nostri depositi in stoccaggio, dove abbiamo raddoppiato i numeri, abbiamo investito con un impianto di trattamento delle acque dove l’acqua che togliamo dal miscuglio acqua – olio, è ancora pericolosa. Abbiamo recuperato l’olio e quindi l’acqua viene rimandata nel ciclo dopo che viene da noi trattata, mediante una operazione, e portata nelle fogne”. Lo ha detto Nicola Veronico, titolare della azienda familiare di Mogugno che ha ospitato la settima tappa del tour di Legambiente ‘Cantieri della transizione ecologica’, azienda che fa parte del Conou, il consorzio nazionale degli oli minerali usati.
“Quando siamo nati eravamo 4-5 dipendenti e ora noi siamo circa 70 e abbiamo una sede anche ad Ascoli Satriano (Foggia) – ha continuato – questo per evitare i viaggi della vita: cioè, i raccoglitori andavano sul territorio e per portare quella roba consumavano gasolio emettendo gas nocivi per l’ambiente. Questa cosa ci ha portato ad avere anche una sede marginale dove raccolgono e portano prodotto del territorio”. “Noi lavoriamo per imprese, officine” ma “siamo a disposizione di chi ci chiama”, ha concluso Veronico.