(Adnkronos) – Inclusione, rispetto delle diversità, promozione dei diritti umani, tutela ambientale. Il calcio italiano è stato scelto lo scorso anno dall’Uefa come progetto pilota europeo per la sostenibilità. La Serie A infatti è la prima lega nel Vecchio Continente a stilare un documento – Calcio Social Responsibility – che presenta una strategia di sostenibilità suddivisa in 20 capitoli (che simboleggiano l’unità dei 20 club di A) con l’obiettivo di supportare progetti articolati in 11 policy, di cui sette sui diritti umani e quattro sulla tutela ambientale. Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A, racconta a SostenibileOggi.it il percorso ambizioso della massima serie, che punta a perseguire e concretizzare gli obiettivi di sostenibilità prefissati entro il 2030, monitorando e misurando i risultati attraverso specifici indicatori di performance.
Presidente, come si è sviluppato il feeling sostenibile con l’Uefa?
Il documento è il risultato di questo accordo importante con l’Uefa e del lavoro intenso svolto dagli uffici della Serie A, ai quali va dato il giusto riconoscimento. Con il Direttore della Sostenibilità Sociale e Ambientale dell’Uefa, Michele Uva, che ringrazio, si è individuata la nostra lega come progetto pilota in Europa per produrre un documento organico che metta assieme quello che fanno i singoli Club e che può fare la Lega. Lo scopo della strategia è potenziare gli interventi lungo tutte e tre le direttrici sintetizzate dall’acronimo ESG. Nel progetto si articolano le varie declinazioni della sostenibilità, soprattutto con riguardo al ruolo sociale del calcio, dalla promozione dei diritti umani alle iniziative contro ogni forma di discriminazione e razzismo.
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