(Adnkronos) – Ben 5.300 tonnellate di olio minerale usato raccolte ogni anno, proveniente dai macchinari dell’industria metalmeccanica e siderurgica e dai motori di mezzi pesanti e automobili, che viene recuperato fino all’ultima goccia pressando e triturando i filtri dell’olio dei mezzi. Succede alla Fiorese di Rossano Veneto, una delle 62 aziende di raccolta di oli usati dislocate in tutta Italia e che con un’esperienza trentennale nella raccolta rappresenta il fiore all’occhiello di un’attività che è strategica in Veneto, regione che con le sue tante industrie e importanti flussi di traffico ha un ruolo rilevante nell’utilizzo dei lubrificanti e nella produzione di olio usato: la regione ne produce 5,4 kg per abitante, rispetto a una media nazionale di 3 kg per abitante.
In Veneto il Conou (Consorzio nazionale degli oli minerali usati) raccoglie ogni anno 26.000 tonnellate di olio, il 15% del totale nazionale. “L’olio usato che raccogliamo viene analizzato, trattato e poi trasportato alle raffinerie di rigenerazione, dove tornerà a nuova vita – spiega Enrico Fiorese, direttore generale di Fiorese group – con le tecnologie attuali, il lubrificante ottenuto ha le stesse caratteristiche di uno nuovo”.
“Le imprese private autorizzate come quella di Fiorese garantiscono nella raccolta degli oli usati standard qualitativi, di sicurezza e una copertura capillare – ha sottolineato il presidente del Conou Riccardo Piunti – sono il primo anello di un’attività di filiera che continua con le raffinerie di rigenerazione ed è ispirata ai valori della condivisione tra le aziende, all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità”.
L’attività di recupero degli oli usati ha impatti positivi sul piano ambientale ma anche su quello economico, grazie alla riduzione del fabbisogno di materie prime: nei suoi 39 anni di attività il Conou ha raccolto 6,5 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, permettendo un risparmio di circa 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.