(Adnkronos) – Buone nuove per i Tee vengono dalla conferenza Fire ‘Certificati bianchi: titoli di efficienza energetica a portata di mano’ che ha chiuso i battenti della sua dodicesima edizione.
La giornata è stata caratterizzata da un proficuo confronto tra Mase, Gse, associazioni di categoria e operatori. Ad aprire i lavori convegnistici è stato Dario Di Santo, che ha detto che “il meccanismo dei certificati bianchi è necessario sia perché abbiamo degli obiettivi molto ambiziosi da raggiungere in termini di riduzione dei consumi e risparmi energetici, sia perché è lo strumento che ci consente di intervenire in tutti i settori ed in particolare nell’industria, favorendone la competitività e la resistenza agli shock di prezzo sull’energia”.
Quest’anno, nonostante i risultati conseguiti nell’epoca d’oro dei certificati bianchi siano lontani, si sono visti dei segni di ripresa in termini di progetti presentati e di titoli emessi che fanno ben sperare per il futuro. In vista della conferenza, la Fire aveva lanciato un’indagine proprio sui Tee, i cui risultati sono stati illustrati in sala da Di Santo. È emerso che gli operatori continuano a essere interessati allo schema, che hanno presentato progetti e che ne presenteranno nei prossimi mesi. Inoltre, giudicano i correttivi e le novità introdotti dal decreto del 2021 – come ad esempio le verifiche preliminari – come utili e validi.
Ciò che gli operatori chiedono per il rilancio dello schema è: semplificazioni, specie per i progetti più̀ piccoli, su misura e altri aspetti, più̀ dialogo con Gse (per quanto in generale su questo aspetto tutti concordano che ci sia stato un grande miglioramento negli ultimi anni, viene richiesto in particolare un confronto diretto sulle singole proposte), meno aleatorietà nelle valutazioni, definizione delle baseline dei consumi energetici meno ambiziosa/rigida, semplificazione delle valutazioni preventive.
Nel suo intervento Gennaro Niglio del Gse, oltre a evidenziare i risparmi conseguiti nel 2022 (sono stati riconosciuti 654.182 Tee e certificati risparmi di energia primaria pari a 228.411 tep) ha sottolineato la grande fiducia che viene ancora riposta nel meccanismo. Negli ultimi mesi il Gestore dei Servizi Energetici ha dato un importante impulso all’attività di valutazione e al supporto agli operatori e questo ha determinato un nuovo stimolo e una riduzione delle proposte rigettate. A testimonianza di ciò Niglio ha evidenziato che, mettendo a confronto i primi nove mesi del 2022 con i primi otto del 2023, si registra un aumento del 30% sia in termini di progetti presentati sia di titoli riconosciuti.