(Adnkronos) – L’investimento socialmente responsabile sta conquistando sempre più spazio nei portafogli finanziari, e le aree di interesse sono l’ambiente, la responsabilità sociale e la governance aziendale, conosciute come Esg. Negli ultimi tre anni la maggior parte degli investimenti europei sono stati destinati a fondi con etichetta Esg, che attualmente superano i 4 mila miliardi di dollari, corrispondenti a oltre un terzo del totale degli investimenti.
Uno studio intitolato “Sustainability waves | Esg italian startup”, pubblicato da Cariplo Factory con il patrocinio della Commissione Europea e il supporto di InnovUp, Aifi, She tech, Italian tech alliance, La carica delle 101 e Aut studio, ha delineato un primo profilo delle startup italiane attive in questo settore. Lo studio ha coinvolto 115 aziende di piccole dimensioni, di cui l’82% ha meno di dieci dipendenti, ma che sono già in grado di attrarre investimenti e operare sia a livello nazionale (54%) che internazionale (40%). Oltre il 50% delle startup anali zzate si colloca nella fascia più alta dell’indice “Investment readiness level”, che misura la maturità delle startup per la raccolta di capitali.
Queste startup si pongono l’obiettivo di rendere il mondo un posto migliore, cercando di cambiare i paradigmi del mercato. Inoltre, sono caratterizzate da un forte impegno verso la parità di genere: il 60% di esse ha un consiglio di amministrazione a maggioranza femminile, mentre il 59% ha almeno il 50% dei dipendenti donne. Nel 28% dei casi, adottano il lavoro flessibile, mentre il 72% ha implementato programmi di welfare aziendale.
L’ambiente rappresenta una delle principali aree di interesse per queste startup: il 77% di esse ha attivato programmi di tutela o riduzione dell’impatto ambientale, che spaziano dalla gestione dei rifiuti al rispetto della biodiversità e all’uso del terreno. Inoltre, il 55% dispone già di tecnologie per la riduzione dell’impronta ambientale.
Nell’ambito delle startup sostenibili in Italia, abbiamo alcuni esempi significativi come Alberea che combatte l’emergenza climatica con campagne di rimboschimento agricolo e urbano oppure BioTextiles, specializzata nella creazione di biomateriali di origine vegetale a partire da un unico biopolimero, l’agar-agar.
Sul fronte energetico, si distingue Levante che ha progettato e brevettato un pannello fotovoltaico pieghevole, ispirato agli origami, per creare energia pulita grazie alle celle fotovoltaiche bifacciali. Ripensare la mobilità urbana è invece l’obiettivo di Revo che sviluppa piste ciclabili modulari, prefabbricate, realizzate in maniera ecosostenibile, riposizionabili senza necessità di scavi e lavori stradali che possono essere posate su qualunque superficie esistente.