(Adnkronos) – Dal 3 al 5 giugno, 24 città di 15 Paesi europei fra cui l’Italia, cui si aggiungono come tappe sudamericane anche Brasile e Colombia, aderiscono al circuito dell’International Recycling Tour 2022, iniziativa che si inserisce nel progetto di sensibilizzazione ambientale ‘Every Can Counts’ (‘Ogni Lattina Vale’) pensato per stimolare la raccolta e l’avvio a riciclo delle lattine per bevande in alluminio consumate ‘fuori casa’.
Una iniziativa organizzata in concomitanza della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno) con l’obiettivo di ricordare che talvolta basta anche solo un piccolo impegno, come ad esempio rispettare le semplici regole di un corretto smaltimento dei rifiuti, per contribuire alla tutela dell’ambiente. Paladini della tre-giorni saranno anche quest’anno gli oltre 100 animatori complessivi che, dotati di zaini raccogli-lattine, si muoveranno nelle zone nevralgiche dei centri abitati con l’obiettivo di incoraggiare la cittadinanza a mantenere puliti gli spazi pubblici all’aperto e riciclare le loro lattine di bevande ovunque si trovino.
È Firenze, la città italiana coinvolta quest’anno nel Tour grazie all’impegno congiunto di Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio, del Comune di Firenze e di Alia, la società che a livello territoriale si occupa della gestione dei rifiuti urbani. Il punto nevralgico dell’iniziativa è il Parco San Donato dove una grande installazione di lattine, raffigurante l’Arcobaleno della Pace, fa da sfondo simbolico alle attività di raccolta dell’iniziativa. “La Giornata dell’Ambiente da un lato ci offre la straordinaria occasione di organizzare, per il secondo anno consecutivo, la nostra campagna sul riciclo delle lattine per bevande ‘on the go’ in più di 20 località contemporaneamente. Dall’altro ci fa da palcoscenico per comunicare i risultati del nostro studio sulle abitudini del riciclo in Europa”, afferma David Van Heuverswyn, direttore di Every Can Counts Europa.
“Cial è nato con l’obiettivo di avviare al recupero, e al consequenziale riciclo, gli imballaggi di alluminio giunti al termine del loro ciclo vitale. Proprio in quest’ottica, muovendosi in autonomia o agendo in collaborazione con la Pubblica Amministrazione, promuove azioni e iniziative su tutto il territorio nazionale tese a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza del riciclo dell’alluminio, preziosa materia prima, la cui la rivalorizzazione garantisce indiscussi vantaggi economici, sociali e ambientali. Un’attività a 360° che ha permesso di raggiungere e superare gli obiettivi quantitativi di raccolta previsti dalla normativa europea, rendendo l’Italia un esempio per tutta l’Europa”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente Cial.
“La strategia di Alia vede nella raccolta differenziata di qualità il primo passo per alimentare le ‘fabbriche del riciclo’ accanto all’investimento su una moderna rete impiantistica e al coinvolgimento attivo dei cittadini”, osserva il presidente di Alia Servizi Ambientali e Revet, Nicola Ciolini. “Una città circolare inizia da ognuno di noi e dai nostri gesti quotidiani. Lo hanno confermato i risultati del primo anno di ‘Firenze città circolare’, che ha visto la nostra città passare dal 53% all’80% di differenziata nelle aree raggiunte dal nuovo piano. Un risultato ottenuto soprattutto grazie ai comportamenti corretti dei cittadini e alla sensibilità in aumento sui temi ambientali”, dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze, Cecilia Del Re.
Quello della tutela ambientale è un tema sempre più sentito, a livello globale. Lo conferma anche il sondaggio sulle abitudini dei cittadini in merito alla raccolta differenziata e al riciclo condotto a livello europeo da Every Can Counts nel corso del 2021. L’indagine rivela che ben il 91% di cittadini europei auspica un impegno maggiore e più diffuso per la tutela dell’ambiente. E l’onere spetta in primis alle aziende alle quali viene chiesto di migliorare la riciclabilità dei propri imballaggi: l’87% degli intervistati afferma che le aziende dovrebbero utilizzare solo imballaggi riciclabili all’infinito, mentre l’89% concorda sul fatto che dovrebbero essere ritenute responsabili degli imballaggi che immettono nel mercato. Tra le oltre 12.800 persone intervistate in tutta Europa, il 52% dichiara di differenziare sempre le lattine quando è a casa. In Italia tale percentuale sale all’83% (sempre-spesso). I tassi di differenziazione diminuiscono però drasticamente quando si è fuori casa. Solo il 33% degli europei deposita le lattine nei contenitori per la raccolta differenziata quando è al lavoro e solo il 30% quando è all’aperto o nei luoghi pubblici. Non sorprende quindi che gli intervistati richiedano attrezzature migliori e più diffuse sul territorio per la raccolta. Il 52% vorrebbe più contenitori nelle aree pubbliche e il 50% è favorevole all’attuazione di sistemi di deposito cauzionale (in Italia quest’ultima percentuale scende addirittura al 36%, è il valore più basso in Europa, in virtù della generale percezione di un efficiente sistema di raccolta differenziata). Per sostenere gli sforzi di riciclo, il 53% dei cittadini europei desidera che nei propri Paesi vengano utilizzati solo imballaggi riciclabili al 100%.