(Adnkronos) – A dicembre 2022 erano 81.590,21 in Italia gli ettari certificati secondo lo standard di gestione forestale Fsc, con una crescita dell’8% in un anno (+23% negli ultimi tre anni). Oggi nel nostro Paese sono 26 realtà certificate, diverse per tipologia e localizzazione. Sono i numeri per il 2022 di Fsc – Forest Stewardship Council.
Nel 2022, poi, sono aumentati i prodotti da materie prime forestali col ‘bollino’ Fsc. Il numero di certificati di filiera, infatti, è cresciuto in Italia del 3,7%: attualmente sono 3.298 e comprendono oltre 4.200 siti produttivi. Tre anni fa, a fine 2019, erano 2.558 i certificati attivi, per un totale di 3.100 siti produttivi interessati: l’aumento è quindi di 740 certificati della catena di custodia.
“Abbiamo assistito ad una incredibile crescita di interesse attorno alla certificazione Fsc – afferma Diego Florian, direttore di Fsc Italia – anche durante questi anni di crisi ambientale e sociale, segnati dalla pandemia e dalla scarsità di materia prima. Fsc ha rappresentato uno strumento su cui le aziende hanno continuato ad investire e che i consumatori hanno premiato. La certificazione si conferma quindi come strumento concreto per dare un futuro alle foreste e ai mercati”.
I settori con incrementi più rilevanti nel 2022 si confermano l’arredamento per interni ed esterni (637 certificazioni, +11,7% sul 2021), il tessile (143 certificazioni, +10%) e il packaging (1.270 certificazioni, +5%).
Aumentano anche le aziende che chiedono di usare il marchio Fsc sui propri prodotti a fini promozionali: si tratta di aziende che utilizzano materiali di filiera certificata per il packaging o che scelgono di investire in progetti di valorizzazione del patrimonio forestale certificato. A fine 2022 risultano 111 le aziende che hanno usufruito di questa licenza tramite la sottoscrizione di un cosiddetto Promotional License Agreement (Pla).