(Adnkronos) –
Un Bilancio di sostenibilità 2022 che evidenzia l’impegno che da anni Sanpellegrino – azienda di riferimento in Italia nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche – mette nella salvaguardia di un bene prezioso come l’acqua, ma non solo. Dal Report emergono i benefici tangibili creati per le persone, i territori in cui l’azienda è presente e lo stesso Pianeta. Lo sa bene Stefano Marini, amministratore delegato del Gruppo: “Sanpellegrino è da tempo impegnata ad abbracciare la sostenibilità come guida fondamentale del proprio modello di business. Per noi ‘sostenibilità’ significa offrire ai consumatori prodotti di alta qualità, tutelare l’ambiente con iniziative sempre più rivolte alla riduzione delle nostre emissioni e sviluppare attività a beneficio delle comunità locali. Il nostro è un approccio di creazione di valore condiviso nei territori in cui siamo presenti che sono spesso estremamente focalizzati e legati alle nostre fonti ed ai nostri stabilimenti”, specifica Marini.
Solo nel 2021 il Gruppo ha investito quasi 60 milioni di euro in progetti relativi allo sviluppo economico degli stabilimenti. “In generale le nostre iniziative sono rivolte, non solo a favorire una crescita e uno sviluppo economico lungo tutta la filiera, quindi a monte e a valle, ma anche a favorire le iniziative turistiche per la valorizzazione del territorio”, fa sapere Marini.
Per Sanpellegrino la gestione responsabile e sostenibile della risorsa acqua è parte integrante delle proprie attività già da diversi anni. Il Gruppo, oltre a preservare l’integrità delle sorgenti e a rispettare la naturale ricarica dell’acquifero, ha implementato una serie di progetti per prendersi cura degli ecosistemi locali. Ha aderito inoltre, a un rigoroso standard internazionale, l’Alliance for Water Stewardship, il primo standard mondiale che prevede e certifica l’utilizzo responsabile e sostenibile dell’acqua: “I nostri stabilimenti si impegnano a fare business, di conseguenza a lavorare, secondo i criteri più stringenti dal punto di vista di gestione sostenibile dell’acqua”.
Un approccio di equilibrio, quello del Gruppo, tra quanto la natura può donare e l’attività di imbottigliamento: “A partire dal 2025 – annuncia Marini – vorremmo far sì che il nostro bacino idrologico sia addirittura rigenerato facendo in modo di ridare al territorio più acqua di quella che imbottigliamo”. Dal 2025 verranno quindi sviluppati diverse progetti con l’obiettivo di riforestare aree depauperate e ripristinare zone umide in prossimità delle fonti. Sanpellegrino sta anche sviluppando una serie di attività per valorizzare il capitale naturale nei pressi delle sorgenti e contribuire a diminuire le emissioni di CO2. Lo dimostra la collaborazione avviata da Acqua Panna con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per sviluppare azioni di rimozione delle emissioni aumentando la riserva di Acqua Panna nel Mugello. Nella riserva di Acqua Panna, Sanpellegrino insieme a Federparchi, ha anche avviato due anni fa un progetto per tutelare la biodiversità, con il censimento e il monitoraggio della flora e della fauna presenti che ha permesso di identificare una serie di azioni per tutelare ulteriormente questa area incontaminata e rafforzare il suo ecosistema.