(Adnkronos) – E’ stato presentato The Urban Mobility Council, il Think Tank della mobilità che ha come obiettivo quello di fare sintesi tra stakeholder istituzionali, Università e aziende impegnate ogni giorno per costruire la mobilità sostenibile del futuro. Il progetto, promosso dal Gruppo Unipol con il supporto scientifico del Politecnico di Milano, è stato presentato oggi da Giacomo Lovati, Chief Beyond Insurance Officer UnipolSai, Stefano Genovese, Responsabile Relazioni Istituzionali di Unipol Gruppo e Sergio Savaresi, Docente del Politecnico di Milano al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria.
Il Think Tank – si spiega in una nota – affronterà i percorsi delle mobilità del futuro alla ricerca di una sostenibilità economica, sociale e ambientale resa possibile dalla transizione digitale. Filo conduttore delle attività del Think Tank saranno i dati, fondamentali per analizzare trend attuali e futuri, costruire strategie di medio lungo termine su basi solide e in grado di connettere alla realtà un mondo, quello della mobilità, in profonda transizione con importanti ricadute tecnologiche, economiche, industriali e culturali.
Il Think Tank svilupperà la propria attività partendo dagli scenari realizzati dagli osservatori del Politecnico di Milano che si svilupperanno su quattro direttrici: Connected Mobility, Green Mobility, Autonomous Mobility, Integrated Mobility. Il focus relativo alla Connected Mobility indagherà nuove strategie e modelli di business basati sulla gestione da remoto di auto e veicoli smart, reti di comunicazione V2X (Vehicle-to-everything), passando per le nuove sperimentazioni in ambito Smart Road, Internet of Things e mobilità e nuove opportunità di business e mobilità integrata. Lo scenario relativo alla Green Mobility offrirà invece una panoramica sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica urbane e autostradali, affronterà l’evoluzione dell’offerta automobilistica tra vecchi e nuovi player e metterà a fuoco sfide e opportunità della transizione, oltre alla spinta del PNRR.
Lo scenario relativo all’Autonomous Mobility si concentrerà sul framework normativo di riferimento e sicurezza su strade e autostrade, digitalizzazione delle infrastrutture e 5G, industria automobilistica e guida autonoma, affrontando anche il tema dell’etica e le relative conseguenze per il mondo insurance.
Integrated Mobility proporrà infine una lettura dei numerosi trend che si stanno affermando a livello internazionale relativi alla sfera del consumatore, tra cui auto aziendali e NLT, micromobilità, nuove logiche di utilizzo condiviso contrapposte alla proprietà dell’autoveicolo con il successo di car & van sharing. Sarà affrontato anche il cambiamento dello stile di vita e delle abitudini relative agli spostamenti in città, la trasformazione del viaggiatore da conducente dell’auto a passeggero, l’evoluzione dell’offerta e del quadro regolatorio e la transizione verso il nuovo modello “Mobility-as-a-Service” sia con veicoli tradizionali che con veicoli a guida autonoma.
The Urban Mobility Council è guidato da un Comitato di Indirizzo al quale partecipano i principali stakeholder di riferimento (istituzionali, accademici e del mondo produttivo) che contribuiranno a definire i contenuti delle diverse attività programmate nel corso del 2022. Il primo appuntamento pubblico sarà il prossimo 27 giugno a Milano, alle 17 in Fondazione Feltrinelli, con il primo forum dedicato ai percorsi delle nuove mobilità, occasione durante la quale verranno presentate le analisi di scenario, a cura del Politecnico di Milano, sulla Connected, Autonomous, Green e Integrated Mobility. Interverranno tra gli altri il Presidente di Unipol Gruppo Carlo Cimbri, il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e il finlandese Sampo Hietanen, CEO di MaaS (Mobility as a Service).
“Unipol nasce con un DNA assicurativo” ricorda Lovati. “Partita 15 anni fa con le scatole nere, fondamentali per comprendere le abitudini di mobilità dei nostri clienti, negli ultimi anni ha esteso i propri servizi, dalla riparazione e manutenzione delle autovetture fino alla vendita delle auto con il noleggio a lungo termine e ultimamente al telepedaggio, diventando un partner a 360° e consolidando il proprio posizionamento in quello che noi chiamiamo ecosistema della mobilità”.
Per Savaresi “progettare oggi i servizi, le infrastrutture, ed i modelli di business della nuova mobilità elettrica e condivisa di domani è molto difficile; l’analisi dei dati di come si muovono oggi gli italiani può aiutare moltissimo in questo difficile compito” che aggiunge: “L’obiettivo della ricerca è quello di utilizzare gli attuali dati di mobilità dei veicoli circolanti in Italia per predire, progettare ed ottimizzare i modelli di mobilità futuri, lungo le principali direttrici della mobilità elettrica, condivisa, autonoma. In particolare, si vuole, in-primis, valutare quali sono le effettive opportunità di elettrificazione a breve termine, individuando le direttrici di sviluppo più rapide ed economiche. Si vuole inoltre progettare la transizione verso il “Mobility-As-A-Service” (sia con veicoli tradizionali che con veicoli a guida autonoma), cercando il modo più efficace per introdurre questo nuovo modello di mobilità. In entrambi i casi le analisi predittive vengono sviluppate sulla base dell’attuale comportamento dei proprietari di auto private”.