(Adnkronos) – Quali sono le aziende più sostenibili in Italia? A questa domanda, S&P Global ha provato a rispondere con il Sustainability Yearbook 2023, un dettagliato approfondimento sulle pratiche ESG delle aziende italiane.
Per l’edizione 2023, S&P ha considerato oltre 7.800 aziende valutate in base ai dati relativi al Corporate Sustainability Assessment (CSA) per l’anno 2022.
Le aziende devono classificarsi tra le prime 15% del loro settore e ottenere un punteggio S&P Global ESG inferiore al 30% del punteggio della migliore azienda del settore. Le aziende che hanno passato la scrematura delle esclusioni e in ciascun settore di quest’anno sono 708.
Di queste 708 aziende, sono diciannove le aziende italiane inserite all’interno del ranking. Ben sette aziende rientrano nella categoria “Top 1% S&P Global ESG Score”: parliamo di Moncler, Terna, Hera, Assicurazioni Generali, Italgas, Pirelli e Saipem.
Tra le Top 5% S&P Global ESG Score troviamo invece Poste italiane, Prysmian, Enel e Snam.
Tra le società catalogate “Top 10% S&P Global ESG Score” sono incluse Intesa Sanpaolo e Telecom Italia.
Altre imprese presenti nel Sustainability Yearbook 2023, sono UnipolSai Assicurazioni, Amplifon, A2A, FinecoBank, Nexi e Atlantia.
La valutazione di S&P Global considera tutti i criteri economici, ambientali e sociali che comprendono le dimensioni ESG: impatti ambientali, strategia climatica, rapporto con la comunità, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, corporate governance, gestione dei rischi, rispetto dei diritti umani e controllo della catena di fornitura.
Ad essere escluse dal Sustainability Yearbook 2023 sono state le aziende attive in settori controversi come quelli relativi al tabacco, alla produzione di armi e munizioni, agli appalti militari, al carbone, al carbone termico e alle sabbie bituminose.