(Adnkronos) – Nuovi sistemi per assicurare acqua depurata di alta qualità all’agricoltura, per far fronte alla siccità sempre più frequente, valorizzare i fanghi da depurazione per produrre energia pulita ed estrarre preziose materie prime, recuperare i rifiuti umidi del territorio per restituire biometano nelle reti del riscaldamento, e soprattutto investire in innovazione, ricerca e sviluppo per rispondere alle sfide della crisi climatica in atto.
Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, sarà protagonista di 18 incontri, eventi e tavole rotonde nell’ambito di Ecomondo, la manifestazione di riferimento per la transizione energetica che si svolge alla Fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre, per presentare tutti i suoi progetti di economia circolare e la sua strategia industriale volti al risparmio idrico, al riuso, al recupero e al ricircolo delle risorse nell’ambito dei processi di depurazione gestione dei rifiuti.
“La crisi climatica e la congiuntura politico-economica in atto impongono scelte non più rimandabili non soltanto alle istituzioni, ma anche alle aziende, soprattutto quelle che si occupano di gestire i servizi di pubblica utilità. Fin dall’adozione del nostro Piano di Sostenibilità abbiamo voluto darci obiettivi ambiziosi in termini di abbattimento delle emissioni, risparmio energetico, recupero e produzione di risorse, efficientamento e innovazione – afferma Alessandro Russo, ad Gruppo Cap – Il nostro piano di investimenti in ricerca e sviluppo, pari a mezzo miliardo di euro negli ultimi cinque anni e oltre un miliardo di euro considerando un arco di tempo decennale, intende sviluppare progetti di economia circolare che integrano la gestione della risorsa idrica, la produzione di energia rinnovabile e la raccolta e valorizzazione dei rifiuti. Insieme alle istituzioni, sia a livello centrale che locale, e a tutti gli operatori dei servizi pubblici, possiamo rispondere alle sfide che il futuro ci pone”.
Gruppo Cap ha da tempo adottato una strategia industriale che, da monoutility dell’acqua, sempre di più configura l’azienda come vera e propria holding della sostenibilità. Cap ha infatti avviato innovativi e ambiziosi progetti di economia circolare, che hanno trasformato tutti i suoi impianti di depurazione in bioraffinerie all’interno delle quali sviluppare filiere di produzione orientate al recupero di materie prime. In collaborazione con il territorio di riferimento, e grazie ai fondi del Pnrr, sta poi sviluppando una serie di interventi per contrastare il consumo di suolo e aumentarne la permeabilità, per prevenire gli effetti degli eventi meteorici eccezionali. Queste e altre iniziative saranno illustrate nel corso della fitta agenda degli eventi di Ecomondo.
Mercoledì 8 saranno tre gli importanti appuntamenti ai quali contribuirà l’utility lombarda, a cominciare dagli Stati Generali della Green Economy, evento al quale parteciperà Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap, nel panel intitolato ‘Difendiamo il futuro dell’acqua’. Un tema che sarà trattato anche da Gloria Salinetti, direttrice Acqua di Cap, nell’intervento intitolato ‘Un patto per l’acqua: le molteplici funzioni della risorsa idrica nello scenario dei cambiamenti climatici’.
Giovedì 9 Michele Falcone illustrerà il caso Neutalia, società benefit che gestisce un termovalorizzatore, che ha tra i propri obiettivi il miglioramento della qualità dell’ambiente riducendo l’impatto degli scarti e dei rifiuti e la promozione della transizione verso un’economia green. Mentre Tommaso Bertani parlerà di ZeroC e del progetto della BioPiattaforma di Sesto San Giovanni all’interno del convegno ‘Dissalazione, fanghi e termovalorizzatori. Il mondo alla ricerca di acqua ed energia’. Infine, nel corso della giornata conclusiva, Matteo Colle, direttore Relazioni Esterne e Sostenibilità di Gruppo Cap parteciperà al ‘Forum della Buona Comunicazione. Come raccontare la transizione ecologica’, tema quanto mai importante per coinvolgere cittadini, istituzioni e gruppi di interesse nei processi di transizione energetica, ecologica e digitale.