(Adnkronos) – La sostenibilità ha bisogno delle imprese per accelerare i processi innescati dalle istituzioni. In questa direzione va la scelta di Industrie Chimiche Forestali di redigere il proprio “Manifesto di Sostenibilità” per rafforzare un impegno che parte da lontano.
Il piano di Industrie Chimiche Forestali, società quotata in Borsa specializzata nella produzione di prodotti tecnici per incollare e rinforzare calzature, pelletteria e manufatti industriali, è focalizzato sulla riduzione delle emissioni globali di CO2. Con il Manifesto, Icf vuole da un lato testimoniare formalmente l’impegno etico dell’azienda nel perseguire pratiche commerciali responsabili, dall’altro rappresentare la direzione strategica dell’organizzazione oltre a sviluppare operativamente gli interventi per ridurre le emissioni.
“In Icf – ha commentato entusiasta il presidente e Ceo Guido Cami – riconosciamo da sempre il valore della responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società e per tale motivo ci impegniamo a contribuire alla lotta globale contro il cambiamento climatico adottando tutte le misure necessarie per ridurre l’impatto ambientale dei nostri prodotti e dei metodi di produzione”.
Il Manifesto di Sostenibilità, redatto in collaborazione con Acbc, BCorp e Circular Science Company italiana, si sviluppa su 5 linee:
– ampio impiego di materiali certificati;
– intensa attività di Ricerca e Sviluppo rivolta allo sviluppo di materiali e prodotti innovativi;
– rafforzamento di standard qualitativi e di impatto ambientali;
– gestione responsabile dell’energia;
– redazione del bilancio di sostenibilità.
Un obiettivo importante perseguito dal Manifesto è la trasparenza, sempre più centrale nelle normative comunitarie, così come nelle scelte di investitori e consumatori.
“Grazie al supporto di Acbc – ha aggiunto Cami – abbiamo adottato il Manifesto della Sostenibilità per rappresentare in modo trasparente le strategie e gli obiettivi che ci impegniamo ad adottare sul fronte della Sostenibilità, intesa quale elemento fondamentale per la nostra organizzazione.”
Nel documento, Icf ha dichiarato i propri obiettivi a breve e lungo termine con l’ambizione di ridurre il proprio impatto ambientale in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Gli obiettivi a breve termine (2023-2025) sono:
– aumentare del 20% entro il 2025 la quota di tessuti impregnati e coestrusi contenenti materiali riciclati, materiali di origine biologica e biodegradabili;
– ridurre la quantità di scarti di solventi di processo attraverso un recupero interno sistema, del 20% per il 2023, del 50% per il 2024 e del 75% entro il 2025;
– ammodernare entro il 2025 l’impianto di trattamento delle acque reflue acquose per una riduzione dei fanghi;
– aumentare la trasparenza del prodotto eseguendo studi Lca (Life Cycle Assessment) su tutti i prodotti a base acqua adesivi entro il 2025 e l’implementazione del Environmental Product Declaration (Epd) per tutti i tessuti entro la fine del 2023;
– Sviluppare una linea di adesivi base acqua a bassissimo Voc (Composti Organici Volatili) specifici per il settore automotive entro il 2025.
I principali obiettivi a lungo termine (2023-2030) perseguiti da Industrie Chimiche Forestali con il Manifesto di Sostenibilità sono:
– garantire che almeno il 50% delle aziende calzaturiere europee che lavorano con Icf utilizzino adesivi a base di acqua entro il 2030;
– garantire che il 60% della produzione di adesivi Icf abbia un basso impatto ambientale con caratteristiche prive di solventi o a base d’acqua entro il 2030;
– garantire che tutti i tessuti dell’azienda prodotti in Europa abbiano almeno il 50% di materiali riciclati, di origine biologica o biodegradabili entro il 2030;
– valutare e identificare possibili materie prime a base biologica da introdurre nelle formulazioni adesive per imballaggi automobilistici e flessibili entro il 2030
Già a partire dal 2019, Industrie Chimiche Forestali S.p.A. ha deciso volontariamente di redigere il Bilancio di Sostenibilità con l’obiettivo di instaurare una comunicazione sempre più trasparente verso i propri stakeholder e raccontare le principali informazioni e iniziative relative agli aspetti ESG. Un esempio costruttivo di come l’anima economica e quella regolatoria di una società possano dialogare e costruire una catena di produzione sostenibile.