(Adnkronos) – Ai binari di partenza la proposta di Webuild per un progetto volto a trovare una soluzione definitiva alla grave scarsità di acqua che attanaglia il Paese in modo strutturale e non episodico, guardando al lungo ciclo del riscaldamento globale. Il Gruppo sta infatti elaborando un progetto che a breve sarà presentato a governo e istituzioni, con delle soluzioni concrete da realizzare nel breve termine, attraverso la costruzione di desalinizzatori che producono acqua potabile dall’acqua del mare, per rimediare al drammatico fabbisogno di acqua in modo stabile e strutturale, allineando l’Italia agli standard dei paesi che hanno già investito in impianti di dissalazione per la produzione di acqua potabile, anche attraverso tecnologie e know-how italiano.
“Contando sulla enorme esperienza mondiale del Gruppo sull’acqua sul suo intero ciclo di produzione inclusa la tecnica della dissalazione, vogliamo promuovere un progetto integrato che permetta al Paese di risolvere questo problema endemico che sta peggiorando sempre più. La nostra controllata Fisia ha già realizzato la maggior parte degli impianti di dissalazione in funzione nel Medio Oriente, rendendo possibile la vita in città strappate al deserto come Abu Dhabi o in città ad alto consumo di acqua come Dubai. La carenza idrica in Italia è un fenomeno storico e non solo momentaneo legato al cambiamento climatico. È necessario un intervento immediato e strutturale per risolvere una volta per tutte lo stato di profonda crisi idrica del Paese, approfittando del momentum positivo per la realizzazione di infrastrutture e dell’esperienza di soggetti istituzionali ed imprenditoriali, che insieme si possono mettere a disposizione del Paese e degli italiani per fornire soluzioni al problema, anche facendo ricorso a risorse del PNRR” dichiara Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild.
Mancanza di piogge, ma anche infrastrutture non adeguate: in Italia oltre alla ridotta produzione di acqua ed alla ridotta dimensione di pochi impianti di desalinizzazione si aggiunge la cronica mancanza di manutenzione degli impianti di distribuzione e quasi 1 miliardo di metri cubi d’acqua potabile viene sprecato ogni anno, più di 1/3 di tutta l’acqua a disposizione.
In 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua. Le prime 7 regioni per irregolarità nell’approvvigionamento idrico (percentuale di famiglie che dichiarano assenza di acqua) risultano Calabria (39%), Sicilia (22%), Abruzzo (17%), Campania (16%), Molise (15%), Sardegna (13%), Lazio (12%). Il 32% della popolazione lamenta scarsità di acqua potabile, per un valore stimato in circa mezzo miliardo di metri cubi per anno. Tale richiesta potrebbe essere soddisfatta dalla produzione garantita dall’acqua prodotta attraverso impianti di desalinizzazione dell’acqua del mare, come avviene in molti paesi nel mondo.
L’Italia oggi ha una produzione del 4% di acqua desalinizzata rispetto al consumo totale (in Spagna è del 56%; in Australia è pari al 26%) fatta prevalentemente con piccoli impianti nelle isole minori (Lipari, Elba, Ischia, …), nonostante sia una penisola bagnata da diversi mari. Il Gruppo Webuild, tra i leader mondiali delle infrastrutture nel settore acqua, attivo nell’intero ciclo idrico, dall’approvvigionamento a fini potabili e irrigui al trattamento finale delle acque reflue, ha individuato delle soluzioni alla crisi idrica del Paese con la costruzione di desalinizzatori, che già realizza da decenni in molte aree aride del mondo.
Con Fisia Italimpianti, Webuild è leader mondiale nella progettazione sostenibile e nella realizzazione di impianti per il trattamento delle acque e per la dissalazione, con una produzione pari a 6.000.000 m3/giorno di acqua trattata, che soddisfa ogni giorno le esigenze di 20 milioni di persone nel mondo. Il Gruppo ha inoltre realizzato un impianto molto complesso in Nevada nel 2016, per dissetare la città di Las Vegas. Il tunnel idraulico n. 3 di Lake Mead garantisce oggi la fornitura di acqua potabile a quasi 2 milioni di residenti nella città di Las Vegas e nelle aree circostanti, attraverso un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque del Lake Mead.