Dimenticate i sex toys da tenere nascosti in borsetta e, ancora prima, quelli che si conservavano gelosamente chiusi nel cassetto. Oggi la nuova moda è esibirli, indossandoli. Si chiamano “sex jewels” o “gioielli erotici”, per dirlo all’italiana: collane e anelli che possono trasformarsi in vibratori e stimolatori clitoridei. Accessori che non sono solo oggetti di design, ma rappresentano anche un simbolo di empowerment da parte delle donne, che ormai da tempo ricercano ricercano e celebrano il loro benessere sessuale, senza più tabù.
Pioniera in questa direzione è stata Betony Vernon, designer americana 54enne, attualmente direttrice creativa del brand di gioielli Pianegonda, creatrice nel 2002 di Paradise Found Fine Erotic Jewelry, linea di gioielleria erotica luxury, che ha anche esposto alcune sue opere al Museum of Sex sia di New York che di Miami.
Sex jewels made in Puglia
In Italia c’è una startup femminile che sta lavorando a una linea di accessori di questo tipo, la pugliese Netingerie Srl, che ha lanciato il brand Twilo (acrostico che sta per “Twist” e “Love”), con sede a Taranto. “Come prima uscita avremo un anello e una collana che presenta catene intercambiabili con bagni di colore differenti. I gioielli presentano una doppia funzione, sono stimolatori e sono indossabili”, spiega a True-News la fondatrice Andreina Serena Romano, classe 1982, originaria di Potenza, che nel 2016 ha deciso di studiare il mercato dei sex toys, fino a scoprire una nuova opportunità di business. “Fino a qualche anno fa era un settore di nicchia, quasi ‘proibito’. Pochi prodotti, qualità bassa. Mancava una linea made in Italy, realizzata lungo un’unica filiera da un’azienda focalizzata sulla bellezza delle linee e del design”.
Nel corso degli anni le sue idee e le sue produzioni si sono moltiplicate, mentre il team di lavoro si è allargato, fino a contare oggi 15 collaboratori esterni, due socie e due dipendenti.
Come va il mercato del sex tech
Il mercato del sex tech nel quale la startup si inserisce è in forte espansione: entro il 2026, secondo l’Osservatorio Global Sexual Wellness Market, raggiungerà i 125,1 miliardi di dollari (+12,4% sull’anno precedente, erano “solo” 62 miliardi nel 2020). Secondo le stime dell’Osservatorio Dafne, vale invece 600 milioni di euro, in crescita grazie ai nuovi e-commerce che garantiscono velocità e anonimato.
Opportunità, queste, che Twilo si appresta a cogliere con oggetti di design che puntano tutto sulla tecnologia: a breve arriverà anche una App per il controllo da remoto, per una complicità che supera le barriere dello spazio.
“Il nostro obiettivo è unire design, tecnologia e piacere, sviluppando consapevolezza verso se stessi per cambiare il modo di parlare e vedere la sessualità”, spiega l’ideatrice di Twilo, che lo scorso anno ha vinto la quinta edizione dell’Oscar dell’Innovazione, il Premio Angi, ricevuto a Roma dall’Associazione nazionale giovani innovatori. “Siamo certe che il piacere sessuale sia parte integrante della salute generale. Non ci rivolgiamo solo alle donne, i nostri prodotti possono essere usati anche dagli uomini o in coppia: la libertà è l’unica regola che conosciamo. Tutti i prodotti sono creati con materiali sostenibili, esclusivi e tecnologici, e sono stati sviluppati con forme e caratteristiche in grado di attivare nel modo più efficiente possibile i centri del piacere e soddisfare i bisogni sessuali degli uomini e delle donne”.
Preservativi vegani in abbonamento
Quindi, non più falli realistici e vibratori classici, ma oggetti che presentano forme accattivanti. Dispositivi personali discreti che, attraverso sensori, circuiti e vibrazioni, permettono di vivere un’esperienza indimenticabile d’amore da soli o in compagnia.
A questi ai giungerà a breve, come anticipato, la prima collezione luxury in Italia di gioielli del piacere che comprende collane con catene intercambiabili e proiettili che vibrano, bracciali con charmes vibranti, orecchini con palline pendenti e collane per smartphone.
E poi c’è Amorello, linea di preservativi vegani venduti “in abbonamento”, con consegne cadenzate regolarmente. a partire da una gamma di preservativi vegani, dove il lattice è solo di origine vegetale.
Sguardo al futuro
“La nostra è una sfida per il piacere e contro i tabù, di ogni tipo”, conclude Andreina Serena Romano, spiegando che i prodotti Twilo al momento sono distribuiti principalmente online, perché il mercato italiano richiede ancora un anonimato. “Stiamo però lavorando ad uno sviluppo commerciale principalmente su negozi e h24. Crediamo che la gioia intima del piacere debba essere il più possibile diffusa, e non è una questione di maschio, femmina o di coppia. Ognuno deve trovare la propria dimensione. La sfida tecnologica poi ci emoziona e abbiamo nuovi brevetti da presentare. Siamo solo all’inizio”.