Se i Paesi effettivamente a rischio per chi vuole vuole viaggiare sono pochi (eccoli), ci sono però numerosi risvolti sui costi e sugli itinerari legati anche solo parzialmente a questi Stati. In primi, il settore delle crociere: quelle nel Nord dell’Europa toccano spesso la Russia, spingendosi verso il confine est del Vecchio Continente. La tappa privilegiata è sempre stata San Pietroburgo, dove ci si ferma anche per più giorni, ma non solo. Che cosa succede ora?
Dalle linee “boutique”, come Silversea, agli specialisti delle grandi navi, come Carnival, le compagnie di crociera hanno cancellato le visite ai porti russi. Anche Princess Cruise Lines sta modificando 24 itinerari inizialmente previsti per visitare San Pietroburgo. Vediamole tutte.
Crociere in Nord Europa: come cambiano con la guerra in corso
Msc Crociere, il terzo brand di crociere più grande al mondo, ha comunicato la sospensione degli scali delle sue navi a San Pietroburgo per assicurare la salute e sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio. Pertanto dalla fine di maggio a ottobre le sue quattro navi – Msc Preziosa, Msc Grandiosa, Msc Poesia e Msc Virtuosa – che prevedevano di fare scalo a San Pietroburgo nell’ambito degli itinerari delle crociere nel Mar Baltico per la stagione estiva 2022, sospenderanno tutti i loro scali nella città russa. Nessuna nave di Msc Crociere opera nel Mar Baltico in questo momento.
Norwegian Cruise Line Holdings ha messo sul piatto l’opzione di “porti alternativi” nell’area interessata dal conflitto: se non si potrà fare scalo a San Pietroburgo o nelle aree circostanti, si punterà ad altri porti interessanti e disponibili nella regione scandinava.
La compagnia Atlas Ocean Voyages ha invece introdotto i due porti finlandesi di Kotka e Mariehamn al posto di San Pietroburgo per le crociere sul Baltico del 26 agosto e del 7 settembre. Per quest’ultima la compagnia ha anche aggiunto uno scalo a Saaremaa, in Estonia.
Oceania Cruises, che sta anche cancellando gli scali russi a Murmansk, Archangel, Vladivostok e nelle Isole Solovetsky, prevede di aggiungere ulteriori pernottamenti a Copenaghen e Stoccolma al posto di San Pietroburgo.
Compromesse anche le crociere fluviali sul Volga: l’agenzia Cruise Center informa che sono state registrate cancellazioni per gli itinerari in Est Europa e Russia con compagnie come Scenic, che hanno congelato la programmazione, prendendo tempo per capire le evoluzioni del conflitto.