La vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa 2024 è stata una sorta di terremoto anche per il mondo dei social. Da quando il tycoon è stato scelto come nuovo presidente americano, è iniziata infatti una e propria fuga da X, che la stampa internazionale ha definito “Xodus”, a favore di Bluesky, piattaforma emergente che molti considerano una valida alternativa all’ex Twitter. Che cosa sta succedendo?
Migrazione di massa da X a BlueSky
Intanto va detto che Bluesky è un “nuovo” (si fa per dire… esiste da oltre un anno e mezzo e ve ne avevamo già parlato qui) social network, nato nel 2019 come progetto interno di Twitter, che voleva lavorare a un social decentralizzato, e poi divenuto indipendente nel 2021: nei giorni successivi alle elezioni americane ha guadagnato oltre 1,5 milioni di nuovi utenti, come effetto di un fenomeno di fuga da X (in un solo giorno ha perso oltre 115.000 utenti), che si è sparso a macchia d’olio in tutto il mondo. Secondo i dati di Similarweb, il traffico verso la piattaforma è aumentato del 500% negli Stati Uniti.
L’abbandono di X da parte di tante persone, soprattutto giornalisti, accademici e politici di sinistra, riflette il crescente malcontento verso Elon Musk, che viene accusato di utilizzare il social come “megafono politico” a favore di Trump e di non affrontare adeguatamente problemi come disinformazione e hate speech.
Bluesky a caccia di nuovi server
La crescita repentina di Bluesky, che ora conta 20 milioni di utenti (erano 15 a ottobre), ha però messo sotto pressione l’infrastruttura tecnica della piattaforma, tanto che è stato necessario correre ad anticipare investimenti in nuovi server per mantenere il servizio stabile. Certo, se si pensa che Threads ha 275 milioni di iscritti e X ne ha 600 milioni, c’è una bella differenza, ma evidentemente questo successo arriva in modo repentino e inaspettato. La COO Rose Wang ha infatti dichiarato che la squadra, composta da appena 20 persone, sta lavorando in modalità “antincendio” per gestire il traffico, che ha superato ogni aspettativa, come riporta Business Insider.
Problemi regolatori in Europa?
Non solo. In Europa Bluesky potrebbe dover anche affrontare ostacoli di natura regolatoria, come scrive il Financial Times. La Commissione Europea ha sottolineato che la piattaforma non rispetta le normative del Digital Services Act (DSA), che richiedono trasparenza sui dati, come il numero di utenti attivi nell’UE e la sede legale. Ad oggi, il social non ha commentato che e non ha fornito queste informazioni. E’ anche vero che non raggiunge ancora la soglia dei 45 milioni di utenti mensili necessaria per essere considerata una “Very Large Online Platform” (VLOP), cosa che farebbe scattare l’obbligo, ma Thomas Regnier, portavoce della Commissione, ha sottolineato che, nonostante questo, Bluesky potrebbe essere soggetta a interventi se i governi nazionali ne individuassero un rappresentante legale all’interno dell’UE.
Un futuro incerto tra opportunità e sfide
Bluesky si distingue per il suo approccio alla moderazione dei contenuti e per la sua somiglianza con il “vecchio Twitter”, ma dovrà affrontare sfide significative per mantenere il suo slancio, in cui molti non credono. Per esempio Steve Krakauer, analista di NewsNation, ritiene che Musk e X abbiano tutta la capacità di adattarsi e mantenere una posizione dominante, mentre la popolarità di Bluesky potrebbe svanire. La piattaforma, per assicurarsi la sostenibilità economica, ha anche pianificato il lancio di un modello di abbonamento a pagamento entro fine anno, ma si sa che difficilmente gli utenti sono disposti ad aprire il portafoglio…