Pochi giorni fa Apple ha superato la quota di due miliardi di iPhone venduti. Era il 3 dicembre 2007 quando Steve Jobs, allora CEO e padre spirituale dell’azienda, presentò al mondo questo strano dispositivo. “Un telefono, un internet communicator, un iPod”, disse, per dare un’idea della novità alla folla assorta per il keynote di presentazione.
Dal 2007 a oggi, iPhone ha conquistato il mondo
In meno di dieci anni da quel giorno, nel luglio 2016, Apple aveva già venduto un miliardo di smartphone. Cinque anni e due mesi dopo, eccola che raddoppia. Sono numeri strabilianti, che fotografano un settore dalla crescita senza eguali, in grado di cambiare Apple – e il mondo intero. All’epoca dello storico keynote di presentazione, Jobs diceva che Apple era “cinque anni avanti rispetto alla concorrenza”. Non esagerava.
Da allora le cose sono cambiate, e non poco. Aziende come Google e Amazon, nate nel settore dei servizi digitali, hanno cominciato a produrre gadget e dispositivi vari. La Grande G ha la sua linea di anti-iPhone, i Pixel, oltre che l’impero di Android. E in Cina, dove iPhone viene assemblato, sono nati brand che hanno conquistato alcune fasce di mercato, specie quelle medie-basse, anche in Occidente. Nonostante tutto, iPhone continua a dominare il top di gamma ed è il telefono più venduto in alcuni mercati-chiave. Negli Stati Uniti, per esempio, dove Apple ha quasi il 60% del mercato degli smartphone, mentre la quota globale è attorno al 26%.
Il silenzio di Cupertino
All’epoca del primo miliardo di unità vendute, Apple festeggiò apertamente il traguardo. Questa volta, invece, a parlarne sono stati alcuni media, ma non Cupertino. Secondo l’analista Horace Dediu, il motivo è il successo stesso del prodotto, che è in continuo aumento. Basti pensare che, in questo momento, le unità iPhone attivo sono un miliardo per dare un’idea anche della durabilità del prodotto. Oppure, si possono osservare i dati provenienti da Stati Uniti e Regno Unito, due enormi mercati per Apple, dove il 14% e il 10% degli utenti è passata a iPhone nell’ultimo anno. Insomma, oggi noi lo diamo ormai per scontato, ma il telefono magico di Cupertino non ha mai smesso di crescere.
Gli iPhone sono cambiati. Ed è un bene
Un trionfo senza fine, reso possibile anche dalle diverse versioni di smartphone attualmente disponibili. Negli ultimi anni, infatti, l’azienda ha messo in commercio modelli diversi, per mercati e consumatori differenti. Questo ha aumentato il target raggiungibile, partendo dagli iPhone mini e arrivando ai Pro Max.
Questa “specificazione”, secondo Dediu, spinge ancora di più i limiti tecnologici dei prodotti. L’ultimo modello, iPhone 13, è l’emblema delle capacità di Apple di garantire audio e video di qualità eccelsa. Perfetti per influencer e patiti di Instagram, certo, ma anche per l’utente comune. “Persone normali con strumenti eccezionali possono fare cose straordinarie”, dice l’esperto.
E soprattutto, Apple resiste in Cina, mercato fondamentale per iPhone, dove sta approfittando della crisi di Huawei e registra numeri record. Insomma, quota tre miliardi di iPhone potrebbe essere molto più vicina di quel che sembra.