Si parla di un milione di unità in tutta Italia, entro al massimo dieci anni. Queste le previsioni di crescita per un macchinario destinato a diventare un nuovo elettrodomestico di massa: la batteria, un sistema per immagazzinare l’energia elettrica autoprodotta con un impianto solare installato sul tetto. Questo è lo scenario previsto – o auspicato – dal trittico composto da Enel, Eni e Terna, destinato a rivoluzionare il nostro settore energetico.
Nel futuro sempre più consumatori d’energia diventeranno anche produttori, stravolgendo la struttura della grid odierna, nel nome dell’efficienza energetica: produrre energia di giorno, nei momenti con più esposizione solare, non serve del resto a granché se non si è in grado di conservarla per la notte, o condividerla con il resto del sistema di cui si fa parte. È la cosiddetta smart energy di cui Enel, con Enelx, è leader a livello globale, fornendo pannelli, batterie, wall box per le auto, pompe di calore ma anche e soprattutto i sistemi di demande response, con cui aggregare produttori di energia per ottimizzare i loro consumi.
Quella che ad oggi è una rete piccola ma in crescita, è destinata a diventare la norma entro il 2025, anche grazie al bonus al 110% che ha spinto molti italiani a investire nell’efficienza energetica di casa, facendo crescere le richieste per pannelli solari del 70%, e spingendo EnelX ad avviare 220 cantieri. La richiesta d’elettricità è in continuo aumento: la sfida sarà di garantirla in modo continuo e sicuro, da fonti rinnovabili e pulite, cominciando dai tetti delle nostre case.