La notizia è di quelle che si prestano a qualsiasi forma di ironia. Bending Spoon, l’azienda produttrice di app, ha lanciato un programma di “mentorship” per studenti con la passione per la progettazione e lo sviluppo di software. E fin qui tutto bene. Però Bending Spoons, val la pena ricordarlo, è anche lo sviluppatore della app Immuni, l’ormai famigerata applicazione per il tracciamento che avrebbe dovuto aiutarci nel contenimento del Covid-19. E invece sappiamo tutti com’è andata a finire, tra le polemiche sulla privacy nella fase di sviluppo, la campagna per il download e il suo scarso successo in fase pandemica.
Bending Spoons oltre l’app Immuni
Eppure, val la pena sottolineare che l’app Immuni ha funzionato. Da un certo punto di vista. O meglio, almeno tecnicamente. Il lavoro fatto da Bending Spoons, studio nato a Copenaghen e poi trasferitosi in Italia, era soddisfacente. Peccato che fosse solo una parte del progetto, e a che fallire sia stato il sistema sanitario, incapace di seguire ogni notifica dell’app.
Al di là della doverosa precisazione, è indubbio che l’immagine di Bending Spoons sia stata scalfita dall’operazione Immuni. Ciò nonostante, ecco che la società va a investire sui giovani con un programma, chiamato “Trascend” , dedicato a studenti e studentesse con cittadinanza europea. I partecipanti devono frequentare un’università ovunque nel mondo, oppure essere non cittadini europei che stanno frequentando un’università in Europa. “Possono partecipare”, si legge nel comunicato dell’azienda, “studenti che frequentano corsi di laurea nelle discipline STEM o che hanno conseguito la laurea nell’ultimo anno”.
Quelli di Bending Spoons ora fanno i mentori per studenti e studentesse
Un piano di respiro europeo, quindi, la cui data di scadenza è il 6 giugno. Ai venti vincitori verrà data la possibilità di partecipare a “un esclusivo programma di formazione e mentorship guidato da un ingegnere del software senior di Bending Spoons”. Che si traduce in un appuntamento al mese per un anno, “per un totale di dodici sessioni di tutoraggio per ciascun selezionato”.
Una buona notizia per gli studenti della Stem (sigla che sta per Science, technology, engineering, and mathematics), su cui anche il governo italiano ha deciso di puntare proprio questa settimana. Tra i mille anfratti del decreto Sostegni-bis voluto dal governo Draghi, infatti, c’è anche un concorso accelerato (riservato al prossimo anno scolastico) per mettere a ruolo circa tremila insegnati di materie scientifiche.
Pur avendo da sempre risultati piuttosti buoni nella materie scientifiche, la percentuale di studenti e studentesse italiane che dichiarano di voler lavorare nel campo scientifico è relativamente basso. Solo il 14% del campione dichiara di volerlo fare. Di questi, solo un terzo è una studentessa.