Il futuro è realtà. Lavoratori sostituiti dai robot o meglio, nel caso specifico, dai computer dotati di Intelligenza Artificiale (leggi ChatGpt). Stiamo parlando dei giornalisti di Bild e e Welt, i due quotidiani di punta del colosso editoriale tedesco Axel Springer, che ha annunciato il taglio di 200 posti di lavoro, attualmente occupati da redattori, e la chiusura di diverse piccole sedi regionali, che da 18 scenderanno a 12.
Giornalisti della Bild sostituiti dall’AI: la lettera
“Purtroppo dovremo separarci da colleghi che hanno compiti che possono essere sostituiti dall’Intelligenza Artificiale o dai processi del mondo digitale, oppure che non si ritrovano in questa nuova formazione con le loro attuali competenze”, si legge in una mail della direzione giornalistica, firmata da Marion Horn e Robert Schneider, insieme alla direzione manageriale, Christoph Eck-Schmidt e Claudius Senst.
Obiettivo: risparmiare 100 milioni di euro
Come riporta la stampa tedesca, in primis la Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), il piano di ristrutturazione era già stato annunciato a febbraio, ma ora è arrivata la fase di attuazione. Apparentemente l’operazione non sarebbe collegata all’AI, ma sarebbe dettata da necessità organizzative ed economiche, ovvero risparmiare 100 milioni di euro. Fatto sta, però, che per raggiungere questo obiettivo il lavoro di molti dipendenti verrà sostituito dalla cosiddetta “opportunità” dell’Intelligenza Artificiale. “L’AI ha il potenziale per rendere il giornalismo indipendente migliore di quanto non sia mai stato, o semplicemente sostituirlo”, aveva scritto mesi fa il ceo del gruppo editoriale, Mathias Döpfner, sottolineando come strumenti quali ChatGpt saranno presto migliori nell'”aggregazione delle informazioni” rispetto ai giornalisti.
L’AI al posto dei giornalisti della Bild: strategia “digital only”
D’altronde, “le funzioni di caporedattore, redattore, correttore di bozze, segretario di redazione e photo editor non esisteranno più come esistono attualmente”, spiega oggi l’azienda. Sì, perché tra l’altro dal 1° gennaio 2024 per Axel Springer vale la strategia “digital only”. Addio carta stampata, insomma, con i suoi meccanismi organizzativi lenti e complesse: i processi nel mondo del web sono più snelli e veloci. Stando ai piani illustrati dal management, si tenterà di limitare al minimo i licenziamenti dei dipendenti per individuare “soluzioni” accettabili “sul piano sociale”.
La Germania piange, l’Italia si diverte
Comunque vada, certo è che in Germania si piange, mentre in Italia continuiamo a divertirci con l’Intelligenza Artificiale con la stessa spensieratezza degli scolaretti che testano un nuovo videogioco. La rete è piena di articoli che recitano: “Abbiamo provato a far scrivere un articolo a ChatGpt”. Sì, lo ammettiamo, una volta ci abbiamo provato anche noi di True-News.it mesi fa, perché la curiosità è tanta ed è giusto mettere alla prova il possibile “nemico”.
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Ma in generale in Italia il dibattito non si sta smuovendo da questa fase scanzonata. Il Foglio, per esempio, ha lanciato un concorso: per 30 giorni ha pubblicato piccoli testi scritti dall’IA, che i lettori dovevano individuare. In premio? Un abbonamento e una bottiglia di champagne. Questo per dare l’idea di quanto, forse, stiamo prendendo sottogamba il tema di ChatGpt e dell’Intelligenza Artificiale. Checché ne dica Mathias Döpfner (vedi sopra), il rischio di eliminare la professionalità dei giornalisti in carne ed ossa e di affidare il loro lavoro alle macchine è quello di un’informazione imprecisa, fuorviante e manipolabile. Insomma, forse non ci resta che cominciare a piangere pure noi.
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