Mentre mezzo mondo credeva a chissà quali storie su Bill Gates e i vaccini, il fondatore di Microsoft comprava terra. Terra da coltivare e coltivabile. Tanta. Abbastanza da diventare “il più grande proprietario privato di terra coltivabile degli Stati Uniti”. Parliamo di 242 mila acri di terreno per un totale di 690 milioni di valore. O, ancora: poco meno di mille chilometri quadrati.
Insomma, tanta, tanta terra. Ma perché? La risposta breve è che si tratta di un investimento piuttosto sicuro, specie in alcuni stati degli USA, come Oregon e Washington. La risposta lunga è un po’ più complessa. Recentemente Gates si è fatto intervistare online dagli utenti di Reddit. Uno di loro ha chiesto lumi proprio su questa vicenda e il miliardario ha tagliato corto: “Il mio gruppo ha deciso di farlo. Non c’entra con il clima”. E ha poi aggiunto: “Il settore dell’agricoltura è importante. Con semi più efficienti possiamo evitare la deforestazione e aiutare l’Africa ad affrontare la crisi climatica che già vive”.
Il business della terra
In un’altra comunicazione ufficiale di Cascade Investment – società controllata da Gates, forse proprio il “gruppo” a cui si riferiva su Reddit – si trova qualche riferimento alla “agricoltura sostenibile”. Inevitabile poi pensare al business della cattura del carbonio, di cui ci siamo occupati più volte, che si basa sullo sfruttamento di terreno per piantare alberi e piante con cui compensare le emissioni di CO2.
Come nota il Guardian, questa corsa alla terra nasconde molte insidie. “Come la ricchezza stessa, la proprietà terriera è contrastata in sempre meno mani”, ha scritto Nick Estes, “in un aumento delle monoculture e l’agricoltura intensiva dai profitti sempre più alti”. L’1% del mondo controlla il 70% delle terre coltivate, in un trend che si registra soprattutto negli Usa, ma anche altrove.
(Immagine: The Land Report)