Se vi sembra di essere sempre di corsa, se vi sentite costantemente in ritardo, se siete un po’ come il Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, di sicuro sarete anche un po’ insofferenti verso il dilagare di video e reel sui social. Quante chiacchiere, eh? Ma chi ha voglia di stare lì ad ascoltare e guardare tiktoker ed instagrammer logorroici, che rubano minuti preziosi, prima che i follower riescano a capire se il contenuto che propongono è realmente interessante o se davvero viene data la risposta che è stata promessa in apertura? Se la pensate anche voi così, sarete contenti di conoscere Accoriabro, giovane tiktoker con più di 204.000 follower e oltre 2,5 milioni di ‘Mi piace’.
Chi è Accorciabro
Accorciabro sta per “Accorcia, bro”… Ovvero: “Accorcia, fratello” (espressione giovanile che deriva dall’inglese brother). Un nome, un programma. Nei suoi video il 34enne Rudy, che è nato e cresciuto in Francia, ma è italiano e vive a Milano, riassume i contenuti degli altri creator, che sprecano un sacco di minuti per dire poco o niente. Il suo obiettivo? Far risparmiare tempo alle persone. E lo quantifica anche, come si può vedere nella sua bio: finora – il suo profilo è attivo da qualche settimana, ma è subito diventato virale – ha fatto risparmiare ai suoi follower 17 ore, 30 minuti e 20 secondi.
Come Accorciabro zittisce i logorroici
Il tiktoker, che nella vita per lavoro sviluppa software, prende l’inizio del video di un altro creator, lo interrompe dopo pochi secondi e quindi ne riassume il contenuto (banale) in una o due frasi. Intanto si mostra mentre sorseggia un caffè, una tisana o un bicchiere d’acqua: lui sta lì, con l’atteggiamento rilassato e l’espressione in viso di chi ti fa capire quante parole si sprechino inutilmente.
Alla fine di ogni video, Accorciabro dichiara espressamente quanto tempo ha fatto risparmiare a chi lo segue, grazie ai suoi riassunti. Nel suo mirino finiscono tiktoker famosi (c’è anche Giuliana Florio) e non: nessuno viene risparmiato dalla sua mannaia virtuale. E i follower lo invocano sempre di più, segnalandogli i profili delle persone che più gettano parole al vento e invocando il suo intervento.
Chi finisce nel mirino
Qualche esempio? SillySissi con grande enfasi chiede ai suoi follower: “Sapevate che il cioccolato bianco non è cioccolato?. Accorciabro interviene, serissimo e un po’ annoiato, sentenziando: “Perché non è fatto con il cacao”. Poi la scritta in sovrimpressione: “Tempo risparmiato: 1 minuto e 5 secondi”.
Roberto Parodi, fratello delle più famose Cristina e Benedetta, annuncia che svelerà 3 motivi per cui la Tesla è morta, ma subito Accorciabro interviene: “Dice che rende l’Occidente dipendente dalla Cina, che la produzione di batterie è antiecologica e che anche gli ambientalisti stanno cambiando idea”. In questo caso, però, @il_parods offre amichevolmente a Rudy un bicchiere di champagne durante la live in studio. Sì, perché tra le vittime di Accorciabro c’è chi la prende con ironia e chi invece si offende.
Tra i riassunti più divertenti, poi, ci sono quelli dedicati ai gender reveal party, ovvero le festicciole in cui le coppie di futuri genitori svelano di che sesso sarà il loro bambino. Interminabili momenti di attesa, infarciti di smancerie e tenerezze da far venire un attacco glicemico, vengono riassunti da Accorciabro con tre parole: “Sarà un maschio”; ”Sarà una femmina”. Stop.
Il successo di Accorciabro
E’ solo dal 4 febbraio scorso che Accorciabro è diventato il giustiziere social dei logorroici, ma ha avuto subito successo, perché ha saputo intercettare il pensiero di molte persone. Lui ha preso ispirazione da un trend diffuso all’estero, ma non ancora arrivato in Italia. Non solo: la sua idea nasce anche da un’esigenza personale, perché Rudy ha la sindrome di Asperger, ovvero una forma di autismo che gli rende difficile concentrarsi a lungo su qualcosa, per esempio un video di 4-5 minuti che vuole accorciare per i follower. “Dicono che chi soffre della mia forma di autismo abbia certe capacità, ma decisamente non è così – ha spiegato a Repubblica -. Per noi che abbiamo questa sindrome, mantenere l’attenzione su argomenti che non hanno a che fare con i nostri interessi è molto difficile. E a volte diventa anche una sofferenza”.
E così ha cominciato a sforbiciare qua e là, un po’ per gioco, un po’ come sfida a se stesso, dando vita a una critica folgorante ai social di oggi. “Non abbiamo tempo”, sentenzia lui.