Clubhouse ha conquistato il pianeta in poche settimane ma, com’è inevitabile per una grande piattaforma, sta affrontando i classici problemi che attanagliano anche i tradizionali social network: la moderazione dei contenuti, gli abusi, e ora anche i fake. Fingersi qualcun altro su Clubhouse non è poi così difficile: è un’app esclusivamente vocale, quindi gli utenti si identificano usando un avatar e un nickname. Chiunque è libero di entrare in una stanza e mettersi ad ascoltare, senza far sentire mai la sua vera voce.
Sono queste le zone grigie che deve aver sfruttato chi si è finto per una serata intera Brad Pitt sulla piattaforma. Il troll si chiama in realtà Jacob Tran ed è un giovane gamer che, al momento dell’iscrizione a Clubhouse, ha semplicemente scelto il nome dell’attore. Lo stesso ha fatto un suo amico, diventato in un istante Quentin Tarantino. I due sono così entrati in una stanza dal titolo “Climate Impact Reduction”, in cui si parlava d’ambiente, tema caro a Pitt, e sono stati una ventina di minuti in ascolto. Uno di loro, Quentin, ha persino partecipato, ma poco dopo gli amministratori della stanza hanno capito il loro “scherzetto” e li hanno banditi.
Una sciocchezza, potremmo dire. Non proprio, perché se può succedere con una star globale come Brad Pitt allora potrebbe succedere con chiunque. Il furto d’identità è una nuova grana per un social network che è cresciuto in fretta e ora dovrà cominciare a fare i conti con i propri problemi.