Quella tra Russia e Ucraina è anche la prima guerra “ibrida” a cui assistiamo. Che cos’è? Un combina gli aspetti tipici di uno scontro convenzionale a quelli di una cyber guerra, molto più difficile da gestire perché il fronte del combattimento si fa praticamente infinito e gli avversari imprevedibili. Lo sta dimostrando Anonymous, che ha lanciato un portale per superare la censura russa e permettere agli abitanti della Russia di ricevere sms con informazioni su ciò che sta succedendo in Ucraina. Questo dopo aver diffuso diffonde i presunti piani di Putin per l’invasione.
Da parte loro i russi avevano offerto all’Ucraina un primo assaggio della cyber guerra nel 2017 quando il gruppo Sandworm, vicino al Cremlino, fu sospettato di avere scatenato un malware noto come NotPetya. Durante il conflitto attuale sono già stati identificati vari virus malevoli, ulteriori armi di questa guerra che si combatte anche nel cyberspazio.
L’ultimo si chiama Isaac Wiper ed è stato scoperto ricercatori della società di sicurezza Eset in occasione di attacchi contro organizzazioni governative ucraine. Isaac Wiper sarebbe composto da una fase che infetta le reti locali, poi un ransomware che prende in ostaggio i dispositivi ma funge anche da diversivo. “Gli strumenti suggeriscono che gli attacchi sono stati pianificati per molti mesi”, fanno sapere gli esperti.
A ridosso del conflitto sono stati individuati altri due virus di tipo ‘wiper’, cioè che cancellano i dati, e Microsoft ha reso noto di aver tracciato un altro virus, FoxBlade, proprio nelle ore in cui la Russia invadeva l’Ucraina.