Sono ormai lontani gli Anni 60, in cui Piero Manzoni fece scandalo con la sua Merda d’artista, opera con cui da un lato volle denunciare un mercato dell’arte divenuto preda solo di poche firme famose, dall’altro sostenne che essere artisti vuol dire trasformare in arte tutta la propria vita, escrementi compresi.
Prima di lui, nel 1971 il dadaista Marcel Duchamp aveva eletto ad opera d’arte un comune orinatoio, intitolandolo Fontana, considerato oggi da alcuni storici dell’arte e teorici specializzati una delle maggiori opere del ventesimo secolo.
E che dire del Museo della merda inaugurato nel 2015 a Gragnano Trebbiense, all’interno di Castelbosco, in provincia di Piacenza? Ospita opere d’arte contemporanea realizzate con sterco di vacca, ma anche oggetti di design, come piatti, bicchieri, tavoli e sedute, realizzati in “merdacotta”, un materiale ottenuto a partire dal letame bovino lavorato come fosse terracotta.
Oggi, però, non scomodiamo nomi importanti per parlare dello sdoganamento degli escrementi e delle toilette nel mondo dell’arte, ma guardiamo a un contesto molto più pop come quello dei social, in particolare TikTok: sulla piattaforma di origine cinese si parla di tutto un po’, ormai, merda compresa. Due profili su tutti, se volete farvi un’idea tra ironia e disgusto: Fausto Letame e Cess Advisor, con il giustiziere dei wc pubblici Mario Merdola.
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Chi è Fausto Letame
Fausto Letame è il nome (di fantasia, ci auguriamo per lui) di “un artista senza tempo, dall’infanzia traumatica e incerta, che delizia chi vuole con la sua musica e con le sue gag”, come si definisce lui stesso. Il suo brano cult? “Mi sono rotto i coglioni” (versione Zeppelin), che gli altri tiktoker possono scegliere come colonna sonora dei propri video.
Musica a parte, a riscuotere un crescente successo su TiKTok sono i suoi numerosissimi post dedicati solo ed esclusivamente alla cacca, tema che viene declinato in numerose ed inaspettate varianti. Roba per stomaci forti, bisogna premetterlo: non guardartelo se non amate modi beceri e risate grasse.
Se invece siete pronti a farvi una full immersion nella “vita a 5 veli” di Fausto Letame, come fanno quotidianamente i suoi quasi 70mila follower, andate sul suo profilo e preparatevi allo spettacolo: ad accogliervi ci sarà lui in persona, sempre avvolto in una vestaglia di paillettes viola scintillanti. “Ridere fa bene al cuore”, vi ricorderà innanzitutto, per poi proseguire con dibattiti vari ed eventuali. Per esempio, “come sfruttare al meglio le potenzialità rilassanti di un fumacchio (un peto, detto elegantemente) sottocoperta? Ogni quanto cambiare le mutande, soprattutto quelle bianche? Si può modellare uno stronzo a nostro piacimento? Si può scoreggiare durante le orge? Come igienizzare al meglio l’arsenale dei maschietti? Chi da adolescente non ha mai provato a pupparselo da solo come D’Annunzio? Quanti veli ha la migliore carta igienica (video con tanto di partnership retribuita da nota azienda del settore)?
La passione per la merda di Fausto Letame
Dietro la passione di Fausto Letame per escrementi & co c’è una “storia vera”, che racconta lui stesso: “A 7 anni, mentre giocavo con gli altri bambini in cortile, sono caduto con la faccia su una merda di cane, rompendomi il naso. Dopo questo colpo, tra il dolore della botta e l’odore forte sentito all’improvviso all’interno delle mie narici, mi sono rialzato e per prima cosa ho pronunciato il nome del cane, indovinandolo. Da questo momento, poi, è cominciato il mio interesse per la merda. Sia chiaro, non è che me la metto come profumo. La riconosco come merda, ma la rispetto e la concepisco in un’altra maniera. Secondo me la merda è come se fosse un altro internet, cioè… Frugando nella merda, si trovano più cose che su Google”.
Poi c’è un altro momento topico nella vita di Fausto Letame, che spiega ulteriormente la sua filosofia: “Un giorno, mentre ero lì che stavo per pulirmi, guardo i pezzi di carta igienica che avevo in mano e mi dico: ma noi umani buttiamo più merda dalla bocca o dal culo? E avevo il dubbio di dove pulirmi… E da lì sono partite tutte le mie ricerche e il mio interesse”.
Mario Merdola e i Cess Advisor: chi sono
Se invece volete farvi una cultura sulle toilette di mezzo mondo, iniziate a seguire Cess Advisor, ovvero “i king del bagno pubblico”, capitanati da Mario Merdola ed Elisabetta Merdoraci.
Hanno poco più di 15mila follower, ma una nutrita rassegna stampa grazie alla loro trovata di creare la “Guida Pishlen”, ovvero una raccolta di recensioni sui bagni di tutta Italia, che fa il verso alla famosa Guida Michelin (scaricabile qui), attraverso l’assegnazione di un giudizio che va da 1 a 5 spazzoloni. Un’idea nata dopo aver testato circa 1000 bagni, che giorno dopo giorno i primi “influcesser” d’Italia hanno raccontato e mostrato nei loro video su TikTok.
Le loro analisi sono guidate da criteri oggettivi, nulla di improvvisato: dalla disponibilità di sapone ed acqua calda al copriwater, dalla presenza del gancio per le borse ai dispositivi per asciugare le mani. Poi ci sono anche i criteri qualitativi: pulizia, design, profumo, tipologia di scarico e rumore cappa aspirante, solo per citarne alcuni.
Un progetto, quello di Cess Advisor, nato nel 2021, grazie al quale una delle esperienze più frequenti nell’arco della giornata, ovvero quella di “andare in bagno”, non sarà più un problema.