Mentre Helsinki annuncia che non servirà più carne nei ricevimenti per ridurre le emissioni di gas serra, proponendo in alternativa piatti vegetariani e pesce locale, arriva in Italia la carne a base vegetale di Future Farm, azienda foodtech brasiliana. L’idea, accompagnata dalla campagna pubblicitaria “F*CK Mars. Il futuro è la terra”, è quella di invitare i consumatori a salvaguardare il futuro del Pianeta anche attraverso un’alimentazione più sostenibile. L’allevamento di animali produce il 14,5% delle emissioni di Co2 nell’atmosfera. Per questo molti ambientalisti sostengono che eliminare – o ridurre sensibilmente – il consumo di carne sia il primo passo per una vita più green.
Chi sono flexitariani, climatariani e reducetariani
Ormai non sono più solo i vegani e i vegetariani a decidere di non mangiare carne per motivi etici o ambientali: i cosiddetti “flexitariani” sono una parte crescente dei consumatori di carne vegetale nel mondo. Un impegno responsabile per salvare la terra dove le risorse disponibili sono sempre più limitate.
L’ultimo Rapporto Coop 2021 (Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani) ha rilevato che un italiano su 6 si dichiara climatariano, ossia chi modifica il consumo di carne per ridurre l’impatto sull’ambiente. E un 13% sta diminuendo il consumo di carne nella propria alimentazione: sono i reducetariani che puntano ad alternative più naturali.
Che cos’è la carne vegetale
Fondata nel 2019 dagli imprenditori Marcos Leta e Alfredo Strechinsky, Future Farm è stata la prima azienda ad aprire il mercato dei prodotti plant-based in Brasile: una vera e propria rivoluzione nelle abitudini alimentari del popolo sudamericano, noto per essere uno dei paesi che consuma più carne al mondo. In Italia arriva con la linea “2030”, che lega il suo nome al programma dell’agenda 2030 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite*. Una gamma plant based – burger, carne macinata, polpette, straccetti di pollo, salsiccia – che offre lo stesso sapore, consistenza e succosità della carne di origine animale, grazie all’applicazione di una tecnologia di proprietà, che fa leva sull’intelligenza artificiale per studiare la composizione delle molecole della carne e condurre test sensoriali per calibrare le quantità di ciascun componente.
Che cosa contiene la carne vegetale
I prodotti plant-based di Future Farm sono composti da ceci, soia, piselli, spezie naturali, olio di cocco e olio di colza, sale e barbabietola, che contribuisce a rendere il colore più simile alla carne tradizionale. Pochi ingredienti al 100% naturali, senza glutine, senza OGM, senza aromi artificiali, senza grassi idrogenati e senza colesterolo. L’imballaggio degli alimenti è riciclabile, ma a fine anno l’azienda introdurrà le nuove confezioni con la tecnologia americana Eco-One, fatta da composti organici che contribuiscono a rendere il packaging completamente degradabile in un tempo che va dai 2 ai 5 anni.
“Future Farm è fermamente a favore della Terra e ritiene che si dovrebbero unire gli sforzi per godere del pianeta in maniera più sostenibile, iniziando dal modo di mangiare”, dichiara Pedro Zuim, Marketing Director Europe. “Vogliamo dare un’alternativa gustosa a tutti coloro che sono attenti alla propria salute e all’ambiente proponendo un prodotto a base vegetale inclusivo, sano e sostenibile. Il prodotto è per tutti, non solo per vegetariani e vegani, per questo il sapore e la consistenza da carne animale sono fondamentali. Questi sono i pilastri principali che guidano i processi di innovazione e produzione dell’azienda”.
“L’Italia è un mercato sul quale stiamo investendo molto perché qui il cibo è cultura, una cultura fortemente radicata che si basa sulla qualità e genuinità degli alimenti, sull’inclusività e convivialità del cibo. Non è un caso che la dieta Mediterranea sia Patrimonio dell’Unesco”, dichiara Felippe Fontanelli, Head of Expansion Europe.
L’ingresso di Future Farm nel mercato italiano sta avvenendo sia sul fronte della grande distribuzione (Italmark e PAM RetailPro) sia su quello della ristorazione e del delivery, in particolare a Milano (GORILLAS, MACAI, DELIVERISTO). Inoltre, nelle prossime settimane negli store Ham Holy Burger si potrà gustare “Bite the Future”, il panino limited edition creato ad hoc dalla collaborazione con Future Farm.
Future Farm (in Brasile Fazenda Futuro)
Nata nell’aprile 2019 come Fazenda Futuro, Future Farm nello stesso anno ha raccolto 8,5 milioni di dollari nel suo primo round di investimenti esteri, aumentando il suo valore di mercato a 100 milioni di dollari. Nel 2020, con secondo round di investimenti esterni, ha raccolto altri 115 milioni di real brasiliani (circa 21/22 milioni di dollari), per un totale complessivo di circa 30 milioni di dollari di capitali e un valore di mercato di 715 milioni di real brasiliani (circa 130 milioni di dollari).
Dopo il lancio in Brasile, dal 2021 Future Farm ha iniziato un processo di espansione in Europa e negli Emirati Arabi Uniti e oggi i suoi prodotti sono disponibili in 25 paesi in tutto il mondo. Ad oggi ha venduto più di 12 milioni di pezzi dei propri prodotti nel mondo.