“Crediamo che gli NFT non siano solamente un semplice asset digitale, ma debbano dare anche la possibilità di contribuire a salvaguardare l’ecosistema in cui viviamo. Questi tipi di tecnologie possono avere un grande impatto, considerando che si parla di un mercato che ad oggi vale 1,6 miliardi di dollari e che è solamente agli inizi della sua evoluzione”. Così nasce ComBEANation, collezione di NFT green lanciata dall’agenzia specializzata nel mondo digitale Graffiti, come spiega il fondatore Luca Cattoi. Una serie di non fungible token, che sono anche uno strumento per la difesa del pianeta attraverso una serie di iniziative legate alla sostenibilità, come la piantumazione degli alberi.
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Non il solito NFT: missione green
L’obiettivo di questa collezione è piantare 15mila alberi per togliere dall’atmosfera circa 1500 tonnellate di CO2 all’anno. La piantumazione avverrà in Italia e permetterà ai possessori degli NFT di decidere dove piantare gli alberi e in futuro di sostenere anche altri progetti green con il ricavato dai fondi generati dal trading degli NFT nel tempo.
Ma ciò che distingue questi NFT dagli altri non è solo il carattere green ma anche l’algoritmo ereditario. Infatti, il proprietario di un Bean (il nome dei singoli NFT della serie) può generarne altri che avranno caratteristiche simili e uniche all’NFT originario. Da qui l’idea di chiamare il progetto ComBEANation, perché chi acquista un Bean può generarne altri, aumentando il valore della sua collezione.
Dagli NF green al mondo reale
Ci sono poi altre caratteristiche distintive: questi NFT potranno essere portati anche nel mondo reale a partire dall’estate, perché il proprietario avrà la possibilità di trasformare la sua collezione in una t-shirt unica e certificata, eliminando così ogni possibile contraffazione, vendibile nell’ecommerce del progetto.
“Con il team di GraffitiLab abbiamo pensato a questo primo progetto per permettere a chiunque di creare una serie di NFT che possano essere ancora più preziosi rispetto a ciò che si vede online”, prosegue Luca Cattoi. “Vivo e lavoro da oltre 26 anni nel mondo del web e questa del Web3 è la più grande rivoluzione ed opportunità che abbia mai visto nel settore. Sempre più player ne faranno uso anche per far nascere e nutrire community intorno al loro brand”.
GraffitiLab, il team di Graffiti specificamente dedicato a questi progetti, potrà creare nuove collezioni che hanno la stessa modalità di fruizione: algoritmo ereditario, utilizzo dell’asset nel mondo reale e attività green. Una replicabilità estesa non solamente ai player dell’arte ma a tutte le nicchie di mercato che vogliono esplorare le nuove dinamiche permesse da queste tecnologie.