Dopo Clubhouse, ecco un altro social network che nel giro di pochi giorni è finito in cima alle classifiche dei download, attirando enormi attenzioni. Si chiama Dispo e per capirne il potenziale è meglio conoscere il suo creatore, lo youtuber David Dobrik, classe 1996, sloveno naturalizzato americano diventato famosissimo tra la Generazione Z. Prima della pandemia, racconta Dobrik, aveva notato come durante le feste c’era la moda di portarsi una macchina fotografica vecchio stile, di quelle usa e getta, da usare nel corso del party per poi sviluppare le foto il giorno dopo. Così facendo l’effetto sorpresa era garantito: “Era come il finale di Una notte da leoni ogni giorno”, ha spiegato.
Da questa sua passione è nato un account Instagram da 3,2 milioni di follower, chiamato @davidsdisposable, in cui ha cominciato a pubblicare le foto scattate con questi dispositivi. L’enorme successo dell’account, subito imitato da altri influencer, ha spinto il giovane a creare un’app che replichi questo meccanismo. Così è nato Dispo (da “disposable”: usa e getta), che, proprio come Clubhouse, funziona per ora solo su invito e ha un enorme hype. Ma di cosa si tratta?
Ogni giorno gli utenti di Dispo hanno un “rullino” di foto disponibile, un certo numero di scatti da fare: senza ripensamenti o modifiche. Il risultato viene pubblicato sull’account solo il mattino successivo, alle nove, simulando proprio i tempi di sviluppo fotografico. Il look retrò lo fa somigliare alla prima versione di Instagram, che giocava molto sulla nostalgia delle Polaroid. Eppure, a ben guardare, Dispo è il suo opposto: dove Instagram usa i filtri per migliorare i selfie, ecco che Dispo restituisce una realtà cruda dove tutti sono spontanei e a bassa definizione. Cosa che per le nuove generazioni è una vera novità.
Anche per questo, nel giro di pochi giorni Dispo ha ricevuto 20 milioni di investimenti, arrivando a una valutazione da 200 milioni.