Programma di visto per nomadi digitali, clima favorevole tutto l’anno, alta qualità della vita e mercati residenziali ben sviluppati. Se volete mollare tutto e trasferirvi a lavorare altrove, questa è la ricetta della vostra città ideale. Parola degli executive nomad, che non sono “semplici” nomadi digitali, ma piuttosto professionisti che lavorano a distanza per lunghi periodi. Un buon piano B, insomma, per chi vorrebbe passare una vita in vacanza, come cantano quelli de Lo Stato Sociale, sogno però irrealizzabile per la maggior parte delle persone, checché ne dica Gianluca Gotto.
Chi sono gli “executive nomad”
“La figura del nomade digitale più diffusa è rappresentata dal giovane viaggiatore con lo zaino in spalla; tuttavia, gli executive nomad tendono ad avere un’età più avanzata ed è più probabile che viaggino con la famiglia al seguito”, spiega Kelcie Sellers, Associate Director di Savills World Research, che ha presentato la classifica delle 25 destinazioni più ambite, secondo l’Executive Nomad Index 2024. “Ciò aumenta l’importanza degli aspetti legati alla qualità della vita, come sicurezza e accesso a servizi sanitari ed educativi, che queste primarie località internazionali possono offrire. Per questi professionisti, sia il networking di persona sia la connettività digitale sono essenziali”.
“Gli executive nomad preferiscono generalmente affittare una casa e danno importanza a spazi ampi e alla vicinanza ai servizi locali. Nell’ultimo anno, gli affitti nelle 25 località monitorate sono aumentati in media del 5%, con alcune città che hanno registrato aumenti superiori al 15%.”
Inoltre, è importante che la destinazione offra un programma di visto per nomadi digitali o, nel caso di Stati Uniti e Paesi europei, che rientri in un blocco economico in cui è consentita la libera circolazione delle persone per motivi di residenza o lavoro.
Dubai e Abu Dhabi al top per i nomadi digitali
Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, si è confermata al primo posto, per il secondo anno consecutivo, mentre la capitale, Abu Dhabi, ha guadagnato terreno, passando dal quarto al secondo posto, permettendo così agli Emirati di dominare le prime due posizioni dell’indice. Entrambe le destinazioni eccellono in diverse categorie, ma Dubai ha un vantaggio significativo nella connettività aerea, che le permette di superare Abu Dhabi nel complesso. Il Dubai International, l’aeroporto principale della città, è il più trafficato al mondo per passeggeri internazionali. Inoltre, con l’espansione dell’aeroporto Al Makhtoum recentemente annunciata, Dubai ospiterà il più grande scalo al mondo una volta completati i lavori.
“Dubai e Abu Dhabi sono particolarmente interessanti per gli executive nomad, perché offrono tutto ciò di cui si ha bisogno per crescere a livello personale e professionale, grazie a infrastrutture moderne e a un’elevata qualità della vita”, afferma Andrew Cummings, Head of Residential Agency – Middle East di Savills.
Sebbene queste città siano rinomate per le loro attrazioni turistiche e hotel di lusso, offrono molto di più: “Abbiamo assistito a un forte impegno nel creare un ambiente imprenditoriale dinamico, con numerose opportunità per crescere, costruire reti e stabilire connessioni durature”.
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Le altre destinazioni per executive nomad
Nella top 10 delle migliori destinazioni per executive nomad dominano le città costiere continuano a primeggiare: Malaga (3°), Miami (4°), Lisbona (5°), Barcellona (6°) e Palma (7°). Poi Barbados (8°), Algarve (9°) e Saint Lucia, ai Caraibi (10°).
Tra i nuovi ingressi nella classifica 2024 figurano Palermo (22°) e Città del Capo (17°). La capitale siciliana, ricca di storia e cultura, offre il mercato degli affitti di lusso più conveniente in Italia, con canoni fino al 70% inferiori rispetto a Firenze, ad esempio. Nel maggio 2024, invece, il Sudafrica ha introdotto il programma di Digital Nomad Visa: Città del Capo ne beneficerà sempre più, in quanto destinazione chiave nel Sud globale per gli executive nomad e per i businessmen.
Infine, tra le altre novità della classifica 2024 figurano anche l’isola caraibica di Grenada (11°), Bali (12°) e la capitale costaricana San José, prima destinazione centroamericana a essere inclusa nell’indice Savills, che si piazza al 13° posto.