L’idea potrebbe ricordare una celebre puntata dei Simpson, in cui Mr. Burns oscura il Sole nella città di Springfield. E invece questa volta viene dalla National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine degli Stati Uniti, che in un nuovo report (qui) ha chiesto al governo di investire almeno cento milioni di dollari in una nuova tecnologia. Si chiama “geoingegneria solare” e, in pratica, consiste nel bloccare il Sole. O meglio, schermare la Terra in modo che possa filtrare parte dei suoi raggi e delle sue radiazioni.
La modesta proposta
L’obiettivo è la lotta al cambiamento climatico, precisamente all’aumento delle temperature: l’idea è di emettere aerosol nell’atmosfera capace di “riflettere più energia solare verso lo Spazio”. È una proposta radicale e controversa, che ha sin da subito creato un polverone di critiche. A onor del vero, però, sono gli stessi autori del report i primi a mettere in fila le possibili controindicazioni di questa iniziativa. Questa forma di geoingegneria, insomma, non è una soluzione perfetta ma un atto disperato, visto che le emissioni non diminuiscono abbastanza per evitare conseguenze stravolgenti. Rimbalzare parte dei raggi solari, insomma, non è “la” soluzione quanto un’alternativa a qualcosa di peggiore.
Le possibili conseguenze
Ma quali sarebbero queste conseguenze? Il New York Times ha cercato di metterle in fila, creando una lista di emergenze e catastrofi che include lo sconvolgimento del ciclo dei monsoni in Asia. In generale le due principali sarebbero: quella ambientale e climatica (non solo in Asia: le conseguenze sarebbero ovunque) e quella psicologica. Quest’ultima è la più interessante perché c’è il rischio che una tecnologia simile dia il via libera generale all’inquinamento, dando l’impressione che il problema sia stato risolto. “Possiamo inquinare”, penserebbe qualcuno, “abbiamo lo schermo che ci protegge dal Sole”.
Molti scienziati hanno dichiarato che questo genere di proposte non c’entrano il punto. Certo, dobbiamo anche trovare metodi per salvare il salvabile ma pensare di farlo senza cambiare radicalmente il nostro stile di vita sarebbe ingenuo. E durerebbe poco comunque. Prima di oscurare il Sole, quindi, forse dovremmo cominciare dal modo in cui produciamo e consumiamo le risorse del nostro pianeta.
(Foto: Envato)