L’intelligenza artificiale avrà un impatto sul 60% dei posti di lavoro nelle economie avanzate. Così Kristalina Georgieva, direttrice generale del FMI, ha presentato due settimane fa il report con cui si è aperto il Forum di Davos lo scorso 15 gennaio. E se le riflessioni degli analisti hanno visto il bicchiere mezzo pieno di questa affermazione, in termini di posti di lavoro a rischio (pubblicitari ed head hunter ne sanno già qualcosa) e di aumento dei divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri, c’è anche un altro modo di vedere la cosa.
L’affermarsi dell’Intelligenza artificiale sta anche portando alla nascita di nuove professioni. Tutte incentrate sulla sfida all’interno delle aziende di governare l’AI e trarne i maggiori benefici possibili.
I nuovi lavori che nascono grazie all’Intelligenza artificiale
E’ il New York Times a riportare alcuni degli esempi più recenti negli Stati Uniti. A settembre una struttura ospedaliera in Arizona, la Mayo Clinic, ha creato il ruolo di chief artificial intelligence officer. Con il compito di coordinare sperimentazioni già avviate da qualche anno da parte di alcuni medici. Ad esempio, esplorare le potenzialità dell’Intelligenza artificiale nel creare modelli in grado di accelerare diagnosi di rari problemi cardiaci, partendo dall’indagine di dati nascosti negli esami a ultrasuoni. Ora una nuova figura si occupera di coordinare in modo organico questa ed altre funzioni di frontiera.
L’ordine esecutivo del presidente Biden su sicurezza e tecnologia
Non si sono solo gli ospedali: anche compagnie assicurative, università, agenzie governative stanno iniziando la loro corsa per accaparrarsi la neonata figura di “senior executive in charge” sull’Intelligenza artificiale. La spinta arriva del resto da molto in alto: il presidente Joe Biden nel 2023 ha emesso un ordine esecutivo su sicurezza e tecnologia al quale già più di 400 dipartimenti ed agenzie federali si sono conformati assumendo figure esperte in Intelligenza artificiale. Ma lo stesso New York Times, a riprova degli ulteriori sviluppi che l’AI può avere nell’editoria, ha assunto una figura ad hoc da dicembre.
Avere un dirigente esperto di AI in azienda? Fa anche un po’ figo…
Randy Bean, fondatore della società di consulenza NewVantage Partners, spiega che le aziende stanno creando sempre più posti dirigenziali all’interno delle loro organizzazioni per sfruttare la tecnologia trasformativa. Ma anche, sottolinea, “perchè questo le fa apparire fighe”