Continua la corsa di IKEA verso l’obiettivo di diventare un’azienda carbon neutral, ovvero di bilanciare ogni emissioni provocata con un investimento equivalente di limitazione della CO2 (ad esempio, piantando alberi). Non è una missione facile per nessuno, in particolare per una multinazionale che fa del legno il suo elemento principale. Per questo il gruppo svedese (anzi, Ingka Group, gruppo proprietario della maggior parte dei negozi della catena) ha da poco annunciato di aver acquistato 10.840 acri di foreste nel sud della Georgia, negli USA, con tanto di giuramento di conservazione dei suoi alberi più rari (e di una specie di testuggine locale).
Con questa operazione il gruppo arriva a possedere circa 616 mila acri di terreno boschivo tra Europa e Nord America, di cui “nessuna quantità importante” è utilizzata nei mobili IKEA, come sottolinea la stessa azienda. Il percorso verso la sostenibilità della società svedese è iniziato nel 2021, quando si diede l’obiettivo di usare solo legno proveniente da fonti sostenibili entro il 2020: ebbene, proprio lo scorso anno è stato così per il 98% del legno usato. E quel 2% mancante? È la stessa IKEA a sottolineare quella piccola mancanza, spiegando che “a causa degli sconvolgimenti o di partner di business e di rifornimento, non possiamo garantire il 100% in ogni momento”.
(Foto: IKEA)