Dopo la pandemia, l’Italia torna a brillare nel settore turistico, con una vivacità particolarmente evidente alla fine di questo 2023, in particolare durante il ponte dell’Immacolata e il Natale: il nostro paese piace agli italiani, ma anche agli stranieri, che ci considerano sempre più una meta luxury.
Un trend già evidente dall’autunno, periodo in cui parecchi viaggiatori hanno spostato la loro vacanza principale. Secondo un’indagine ENIT, infatti, a settembre e ottobre il 45% di un campione di oltre 3 mila persone intervistate si è concesso vacanze lunghe oppure fine settimana nei mesi che seguono l’estate, con ben il 15% che ha scelto di fare proprio in questo periodo la vacanza più importante dell’anno, approfittando di tanti fattori positivi: meno affollamento, prezzi più bassi, temperature miti.
Mete per i weekend d’autunno
Nel caso delle vacanze brevi autunnali, il 67% dei viaggiatori ha cambiato destinazione ad ogni soggiorno. A spingere alla realizzazione di questi weekend è stato il bel tempo (32%), mentre una partenza era già in conto per il 36% degli intervistati; un altro 24% aveva previsto di fare dei soggiorni fuori stagione, ma ha deciso di incrementarne il numero.
Per quanto riguarda le mete, l’Italia prevale con il 90% delle preferenze, in particolare Lombardia (13%), Emilia-Romagna (12%) e Sicilia (11%), poi Campania, Toscana, Veneto e Liguria (tutte 10%). Se nel 40% si è trattato di vacanze balneari, il 34% ha scelto mete culturali ed il 30% vacanze di stampo naturalistico. Seguono il relax (29%), il soggiorno montano (26%), il turismo esperienziale del territorio (16%), quello enogastronomico (14%) e quello termale (12%).
Per il 50% la vacanza è stata di coppia, nel 24% dei casi in famiglia e nel 13% con amici.
Mete per l’Immacolata e Natale
L’Italia ha vinto con il 90% delle preferenze anche nel ponte dell’Immacolata appena trascorso. Sempre secondo ENIT, il 29% degli intervistati nelle scorse settimane aveva dichiarato che sicuramente (7%) o probabilmente (22%) avrebbe fatto vacanza dall’8 al 10 dicembre. Dove? Lombardia (17%), Trentino Alto Adige, Piemonte, Lazio e Campania. Allo stesso modo per le vacanze natalizie il 24% dichiara di voler fare vacanza (l’8% sicuramente) e si recherà in Lombardia (11%), Campania o Sicilia (9%), Liguria, Piemonte o Trentino Alto Adige (8%). Ad incidere sulle scelte la situazione economica, che nel 47% dei casi è rimasta invariata e nel 13% è migliorata, oltre a un 36% per cui è peggiorata.
Italia destinazione luxury
Anche per gli stranieri l’Italia si conferma la meta esclusiva per eccellenza, come emerge da uno studio ENIT-Unioncamere-Isnart realizzato nell’ottobre 2023. Oltre il 20% dei viaggiatori esteri predilige le destinazioni italiane, attratto in particolare dal nostro stile di vita, che conferisce al Paese un’aura di “esclusività”. Si tratta di turisti high spender, che risentono in misura minore delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche.
L’industria italiana del lusso offre prospettive diverse per ogni nazionalità e tipologia di cliente: ad esempio, per i francesi c’è un lusso discreto e raffinato, per gli olandesi un lusso nascosto, per gli svedese ecosostenibile.
Boom del turismo di lusso
La forza del turismo di lusso italiano risiede anche nella sua capacità di rinnovarsi. Nel 2024 il numero degli stabilimenti a cinque stelle salirà da 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025 (fonte Thrends). Per soddisfare le esigenze del settore, tenendo conto dell’impatto ambientale e per adattarsi alle aspirazioni di una clientela più giovane, l’obiettivo è quello della digitalizzazione e dell’eco-responsabilità.
Il turismo di lusso abbraccia tutti i settori dell’industria turistica, assorbendo il 3% del Pil nazionale, sul 6% che rappresenta il turismo in generale, o addirittura il 13% del Pil se si considerano tutte le attività economiche che ne derivano (visite, catering, ecc.). Secondo le proiezioni, entro il 2025 (fonte CNR-IRISS) questo settore dovrebbe crescere più velocemente di qualsiasi altra tipologia di turismo.
In Italia le strutture ricettive 4 stelle, 5 stelle e 5 stelle lusso rappresentano insieme il 21,7% del complesso degli esercizi alberghieri e nel 2022 sono il 3,0% in più sul 2021. Le presenze complessive rilevate solo negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, oltre 11,3 milioni, aumentano del +63,2% rispetto al 2021 e si avvicinano ai livelli del 2019 (-2,9%). La permanenza media è di 3 notti. Nel dettaglio, le presenze internazionali in queste strutture, pari a 8,2 milioni, rappresentano il 72,7% e sono quasi il doppio rispetto al 2021 (+99,1%). I pernottamenti degli italiani incidono per il 27,3% e crescono del +10,4%. (Fonte: Ufficio Studi ENIT su dati ISTAT)