Home Future La guerra dei deepfake: cosa sono, come riconoscerli, come crearli

La guerra dei deepfake: cosa sono, come riconoscerli, come crearli

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Prima abbiamo visto il presidente ucraino Zelensky esortare le truppe del suo paese ad arrendersi alle forze russe. Poi il presidente Putin che annunciava la resa e incitava i suoi soldati ad abbassare le armi. In entrambi casi si trattava di due video assolutamente falsi, apparsi sui social e diventati virali. Erano deepfake, creati grazie all’intelligenza artificiale, sfruttando video e audio dei protagonisti disponibili sul web.

Una tecnologia che diventa sempre più precisa e, contemporaneamente, diventano sempre più numerose anche le piattaforme ideate per valutare la veridicità dei video che circolano in Rete. Gli stessi social si sono ormai attivati in questa direzione, anche in questi ultimi giorni. Facebook e YouTube hanno rimosso il video falso di Zelensky, mentre  Twitter ha affermato che la società monitora il modo in cui il video viene condiviso sul social network e intraprende “azioni” nei casi in cui si violino le regole della piattaforma, che vieta la condivisione di contenuti alterati che possono confondere o arrecare danni. Zelensky stesso ha pubblicamente dichiarato falso il video e già da tempo il popolo ucraino era stato avvertito dal governo riguardo alle possibili manipolazioni delle informazioni anche attraverso video falsi.

Deepfake: che cos’è?

Ma che cosa significa esattamente deepfake? Questo termine indica una tecnica di apprendimento automatico per la sintesi dell’immagine umana, basata sull’intelligenza artificiale. I deepfake sono quindi foto, video e audio creati a partire da contenuti reali (immagini e audio), che vengono modificati o ricreati  in modo estremamente realistico, riproducendo fedelmente le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e imitando una determinata voce.

Il Garante italiano per la protezione dei dati personali ha anche messo a punto una scheda informativa per sensibilizzare gli utenti sui rischi connessi agli usi malevoli di questa nuova tecnologia, sempre più frequenti, anche a causa della diffusione di app e software che rendono possibile realizzare facilmente deepfake, anche molto ben elaborati e sofisticati, attraverso un comune smartphone.

Come riconoscere un deepfake 

Come valutare la veridicità di un video che circola in Rete per capire se si tratta di deepfake? Ci sono piattaforme specializzate in questo, ma ogni utente può comunque provare ad osservare alcuni aspetti che potrebbero essere indizio di immagini falsificate. Per esempio, soprattutto in passato, capitavano anomalie nel battito delle ciglia, mentre ci potrebbero essere imperfezioni anche per quanto riguarda pelle e capelli. Bisogna poi fare attenzione alla messa a fuoco dei volti e all’illuminazione del video, perché potrebbero essere discordanti, così come l’audio potrebbe non essere stato manipolato a sufficienza, quindi molta attenzione va prestata anche alla voce.

Il presidente Zelenksy versione deepfake, per esempio, avrebbe un accento marcatamente russo e si muoverebbe con scarsa naturalezza: la sovrapposizione di più immagini sarebbe rivelata da movimenti innaturali della testa e della mimica facciale. Per pubblicarlo gli hacker pro-Putin sono riusciti a entrare nel sito e nei social del canale televisivo Ukraine 24.

Deepfake: come crearli?

Non è difficile creare deepfake grazie ad alcune app e software diffusi sul web e, in generale, utilizzati per scopi di intrattenimento, motivo per cui la creazione di deepfake non è proibita. E’ però evidente il rischio che questi video posano essere utilizzati in modo dannoso per diffondere informazioni false in ogni settore. Tra le app più famose per creare deepfake,  la cinese Zao, oppure Doublicat, Deep Art, Face Swap. Tra i servizi web Deepfakes web β, Vendicare, MachineTube e GitHub, una comunità open source di sviluppo software.