Se siete alla ricerca di un libro sulla leaderhisp e avete iniziato a leggere queste pagine, significa che in qualche modo ambite a migliorare la vostra capacità di esercitare la leadership per ottenere con maggiore facilità ciò che desiderate o ciò che vi viene chiesto di realizzare.
“La perfetta leaderhip. Remastered” di Flaminia Fazi (Mind Edizioni), vuole essere uno strumento di lavoro, riflessione e apprendimento per scoprire le tante sfaccettature della leadership e i molteplici modi – alternativi e complementari – in cui essa si esprime.
Partendo dalla relazione che un leader costruisce con la propria organizzazione, si passa al suo rapporto con i collaboratori, per arrivare infine al leader come singolo individuo, pronto ad affrontare le sue personali sfide nel percorso verso la perfetta leadership.
Chi è il perfetto leader
Secondo l’autrice, pioniera del coaching in Italia avendo fondato nel 2000 la società U2Coach, non c’è leadership senza un contesto sociale all’interno del quale possa essere espressa. Ogni leader coltiva in sé quelle qualità che lo fanno diventare un punto di riferimento per gli altri e la perfetta leadership genera altra leadership. La declinazione del concetto viene fatta attraverso il metodo LeaderGym®, “la palestra del perfetto leader”.
Nella prefazione Robert Dilts, il guru californiano autore del celebre Visionary leadership, sottolinea che “il leader perfetto è colui che sa scegliere l’approccio giusto al momento giusto. Ciò comporta la presa in considerazione di fattori chiave come il contesto in cui opera il leader, le persone con cui interagisce e la missione e la visione per cui si sta lavorando”.
Storia della leadership
La leadership è stata inizialmente associata al carisma di una persona o semplicemente alla sua capacità di aggregare l’impegno degli altri intorno a un obiettivo comune, considerandola quindi una dote innata che si poteva perfezionare e rafforzare. Ai tempi dei grandi condottieri dell’Età antica si riteneva che fosse un talento particolare di cui erano dotati solo coloro che avevano “sangue blu” oppure persone straordinarie che agivano in condizioni particolari.
Sebbene sia ancora molto radicata l’idea della leadership come talento innato, l’evoluzione della società e delle organizzazioni ha moltiplicato il numero di posizioni che richiedono una sua espressione e ciò ha portato alla considerazione che la leadership si possa apprendere e che sia la somma di attitudini e capacità tali da far riconoscere, all’interno di un gruppo, a quale persona affidare la guida di un progetto.
Nell’ultimo secolo ha avuto luogo una sorta di processo di “democratizzazione” della leadership, a lungo identificata con il potere e l’autorità. Oggi è invece più attuale l’idea che la leadership sia influenza e che si possa identificare in una felice combinazione di attitudini, capacità ed esperienza tali da rendere possibile, all’interno di un gruppo, il riconoscimento della persona cui affidare la guida di un progetto.
Flaminia Fazi
La perfetta leaderhip. Remastered
Mind Edizioni
Pagine 192
€ 18,00