C’è un nuovo nato in casa ChatGPT: OpenAI ha dato a GPT-4o un fratellino, che si chiama ‘o1’. Si tratta di una nuova serie di modelli linguistici di Intelligenza Artificiale, in grado di risolvere problemi sempre più complicati. La notizia era nell’aria da tempo, tanto che i rumors parlavano di un’operazione dal nome in codice “Strawberry”.
Questa serie include una doppia versione: quella base è o1-preview, a cui si affianca o1-mini, un modello ancora più veloce progettato per indirizzare le domande STEM.
Sebbene si stia ancora lavorando per rendere questa nuova tecnologia facile da usare quanto i modelli attuali, una prima versione è già disponibile su ChatGPT e per gli utenti API (Application Programming Interface) affidabili.
Come funziona
Attraverso il processo di training a cui sono stati sottoposti, questi modelli hanno imparato a rifinire il loro metodo di elaborazione, attraverso l’utilizzo di varie possibilità, e ora sono anche in grado di riconoscere gli errori tipici delle generazioni precedenti, le cosiddette “allucinazioni”.
Il loro comportamento, come sottolinea la casa madre, è simile a quello degli studenti dei dottorati alle prese con complesse questioni di fisica, chimica e biologia. Inoltre, i nuovi modelli riscontrano buoni risultati anche in ambito matematico e di coding (codice informatico).
“OpenAI o1 – spiega OpenAI – si colloca all’89° percentile nelle domande di programmazione competitiva (Codeforces), si colloca tra i primi 500 studenti negli Stati Uniti in una qualificazione per le Olimpiadi di matematica statunitensi (AIME) e supera la precisione del livello di dottorato umano su un benchmark di fisica, biologia e problemi di chimica (GPQA)”.
In pratica, il nuovo modello AI emula il pensiero umano, dedicando più tempo all’analisi dei problemi prima di fornire una risposta, aspetto che lo rende uno strumento potente per una vasta gamma di applicazioni.
Disponibilità, limitazioni, sicurezza
All’interno di ChatGPT, gli utenti Plus e Team possono accedere ai nuovi modelli dal menù a tendina, così come gli utenti di ChatGPT Enterprise ed Edu avranno accesso ad entrambi i modelli a partire dalla prossima settimana. Il rilascio avverrà a breve anche all’interno delle API per gli sviluppatori che vogliono iniziare a sviluppare prototipi, con limiti e limitazioni tariffarie.
Essendo un modello preliminare, non dispone ancora di molte delle funzionalità che rendono utile ChatGPT, come la navigazione sul web per la ricerca di informazioni o il caricamento di immagini e file. Assenti anche rilevanti feature nell’API come il supporto all’utilizzo di strumenti, la funzione di chiamata, lo streaming e la personalizzazione dei messaggi. Per molti casi più comuni, quindi, per ora GPT-4o rimane più funzionale.
Grazie a funzionalità ulteriormente potenziate OpenAI ha rafforzato le misure di sicurezza, nonché migliorato la governance interna e incrementato la collaborazione con gli enti governativi. Il processo di apprendimento di questi modelli rende più efficace l’allineamento agli standard di sicurezza e alle linee guida previste.
OpenAI, addio al modello no-profit dal 2025
Intanto arriva la notizia che OpenAI cambierà la sua struttura no-profit il prossimo anno, come avrebbe annunciato l’a.d. Sam Altman ai dipendenti , secondo quanto riporta Forbes. La decisione di passare a una più tradizionale forma societaria, ovvero un modello a scopo di lucro, è motivata dalla necessità di OpenAI di avere accesso a maggiori risorse finanziarie per sostenere la crescita e i progetti futuri. L’entità no-profit continuerà a esistere e a svolgere un ruolo fondamentale nella missione dell’azienda, anche se resta da vedere come il nuovo modello influenzerà le future decisioni e strategie di OpenAI.