Da tempo Adidas si è impegnata a trovare alternative green ed etiche per produrre le sue calzature. Nel 2020, per esempio, ha realizzato 15 milioni di paia riciclando la plastica recuperata da mari ed oceani, ma già a partire da quest’anno userà poliestere riciclata nel 60% dei suoi prodotti, dimostrando di avere tutte le intenzioni di convertire la sua produzione.
Manca però il cuoio: un prodotto d’origine animale e con un notevole impatto ambientale. Anche in questo settore il gigante tedesco si sta muovendo velocemente: l’anno scorso ha presentato una versione vegana delle sue iconiche Stan Smith, oltre ad aver bandito i modelli la pelliccia dal suo catalogo. Ma la vera novità riguarda la sperimentazione con le piante e il micelio, l’apparato vegetativo dei funghi, che può essere utilizzato in vari modi e si sta dimostrando una risorsa interessante per imballaggi, alternative alla carne e – in questo caso – il cuoio. Adidas prevede di procedere a tutta velocità, arrivando a 17 milioni di scarpe fatte con materiale plastico tolto dagli oceani; per le scarpe di fungo, invece, c’è da aspettare.
(Foto: Adidas)