Gaming online? Escape room? Giochi di ruolo? Cene con delitto? Niente di tutto questo. La nuova frontiera del divertimento, se così lo vogliamo chiamare (de gustibus…), è partecipare a un survival horror dal vivo, mettendo alla prova l’intuito, il coraggio e l’istinto di sopravvivenza (nonché le coronarie). Insomma, se volete sperimentare la tendenza del momento, sappiate che il countdown per “Zombie Apocalypse” è iniziato: cos’è e come funziona?
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Zombie Apocalypse: location
Zombie Apocalypse è un’esperienza immersiva, in uno scenario post-apocalittico, che per un giorno e una notte farà vivere i partecipanti in un mondo che fino a ieri potevano immaginare solo nei film. Si terrà nelle campagne di Villanterio, in provincia di Pavia, non distante da Milano. Due le date previste: 29 giugno e 13 luglio 2024. La partecipazione è vietata ai minori di 14 anni.
Zombie Apocalypse: prezzo
Il prezzo? Non è esattamente a buon mercato: partecipare ha un costo di 154 euro, comprensivo di parcheggio riservato interno alla location, accesso all’area di gioco e a tutte le missioni speciali, kit base di sopravvivenza (sacca-zaino, acqua, barretta energetica, mappa, torcia elettrica, coperta termica, badge personale, tuta integrale anti-contaminazione).
Zombie Apocalypse su Tiktok: chi è Dario Balzano
L’evento è organizzato da The Gate, società che organizza esperienze dal vivo ed avventure online, tutte all’insegna dell’adrenalina. I due fondatori, Marco Almini e Dario Balzano (tiktoker da quasi 165mila follower e 3 milioni di like) si definiscono “visionari, ribelli e determinati, con la voglia e il coraggio di affrontare nuove sfide. Oltre la paura. Oltre la normalità”.
Zombie Apocalypse: come funziona
Come si partecipa a Zombie Apocalypse? La durata prevista è di oltre 16 ore, che si dividono in due parti.
Nella fase diurna, che inizia di pomeriggio e termina al tramonto, gli iscritti raggiungono la location e cominciano ad organizzarsi per costruire un accampamento e reperire le risorse che serviranno a resistere fino al sorgere del sole. Viene consegnato un kit di sopravvivenza ad ognuno, ma non è sufficiente. Il consiglio, infatti, è quello di cercare acqua, cibo e qualunque cosa possa tornare utile. Come? Collaborando con altri sopravvissuti, unendosi ad altri gruppi o scegliendo di agire in solitaria da solo, barattando le risorse in eccesso e valutando se costruire grossi accampamenti fortificati o piccole tende nascoste. Si ha tempo fino al calare dell’oscurità, poi l’apocalisse zombie ha inizio.
@dario.balzano Evento APOCALISSE ZOMBIE 🧟♂️ 29 giugno 2024 ☣️ LE RISORSE!
♬ suono originale – Dario Balzano
La fase notturna inizia con il tramonto e termina con l’alba: durante la notte la location, tra campi di grano, boschi e casolari abbandonati, viene invasa dagli zombie, che hanno l’obiettivo di catturare i civili, ovvero i partecipanti: i cadaveri ambulanti a volte vagano sparpagliati, altre volte si riuniscono come un’orda e cercheranno di sfondare gli accampamenti. Il luogo di gioco è diviso in zone rosse, gialle e verdi, in base alla quantità di morti viventi che si possono incontrare. L’obiettivo è sfruttare le informazioni in proprio possesso per sopravvivere tutta la notte. Probitio nascondersi, perché i giocatori dovranno portare a termine una serie di missioni di ricerca, esplorazione e sopravvivenza.
Qualche consiglio? “Sarete costretti a decidere, senza il nostro aiuto, dove andare e cosa fare, con la consapevolezza che ogni scelta ne preclude un’altra e la scarsità di risorse vi impedirà di poter avere tutto – spiegano gli organizzatori -. Capirete l’importanza di dividere un cracker con un amico e il valore dell’ultimo goccio d’acqua in una bottiglia che, fino a ieri, consideravate finita; l’umiltà di chiedere ospitalità a chi è riuscito a costruire un accampamento e il rispetto nei confronti di tutti gli altri partecipanti, che condividono con voi questa esperienza”.
Zombie Apocalypse: sopravvive chi fa team building
Al di là del divertimento in sé e per sé, survival game di questo tipo sono esperienze di empowerment e team building: si scoprono i propri talenti e si sviluppano le proprie capacità, si fa esercizio di problem solving e pensiero laterale, si allarga la propria comfort zone, si rafforzano le relazioni in un gruppo, che si tratti di amici o anche di colleghi. Perché, come dice Michael Jordan, “con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra che si vincono i campionati”.