Il 2021 è stato l’anno del Metaverso (che cos’è e come funziona) ma anche degli NFT, i non-fungible tokens, che si sono diffusi in ogni settore, dall’arte alla moda alla musica. Su True abbiamo parlato degli NFT nel campo musicale, citando di Achille Lauro e Grimes, musicista sperimentale nota per aver sposato recentemente Elon Musk, ma anche di quelli in campo artistico (Quanti artisti guadagnano davvero dagli Nft? Pochissimi).
L’uso degli NFT è esploso negli ultimi 12 mesi, con una percentuale di crescita dell’11.000%. Se nella prima metà dell’anno le vendite degli NFT più popolari arrivavano a circa 64 milioni di dollari al mese, ora si calcolano vendite di NFT per un valore di 41 milioni di dollari al giorno. Nel 2022 debutteranno in questo mondo anche marchi come Sony, Asics e Coca-Cola, mentre Adidas ha recentemente annunciato che la sua prossima collezione includerà articoli sia digitali che fisici che possono essere venduti come NFT. Compreremo in versione digitale sempre più opere d’arte ma anche viaggi e soggiorni in hotel e servizi esclusivi di vario genere. Sarà una bolla destinata a scoppiare o un’idea rivoluzionaria?
Vediamo prima che cosa sono gli NFT, quali sono gli esempi più famosi e che cosa succederà nel 2022.
NFT: cosa sono
Un NFT – scelto dal Collins Dictionary come parola dell’anno – è un tipo di “contratto” basato sulla blockchain con cui è possibile verificare la proprietà di un oggetto digitale. Ad esempio, un’opera d’arte, una fotografia, un testo, un video, una foto, un file audio, che viene certificato come originale, proprio come ci fosse in calce la firma dell’autore.
Secondo Wikipedia, “un token non fungibile (non-fungible token, o NFT) è un tipo speciale di token crittografico che rappresenta l’atto di proprietà ed il certificato di autenticità scritto su Blockchain di un bene unico (digitale o fisico) ; i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili. Ciò è in contrasto con le criptovalute, come bitcoin e molti token di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili”.
Quindi, il bitcoin si può sostituire con un altro, ma l’NFT è un pezzo unico che non può essere replicato o sostituito. Gli NFT si appoggiano alla blockchain, una sorta di notaio digitale che registra ufficialmente unicità e non copiabilità del NFT. La blockchain che al momento li supporta con maggiore frequenza è Ethereum, che offre due diversi standard ERC per la creazione degli NFT.
Tra i marketplace per NFT c’è Crypto.com, ma non è questo l’unico sito per fare shopping di token: ci sono anche NiftyGateway, Markersplace, Rarible, Supersea.
Come sono nati
Tra i più antichi NFT in circolazione ci sono i criptogatti, gattini essere acquistati, allevati e poi scambiati/venduti. Un fenomeno esploso tra il 2017 e il 2018 grazie a ciò che è successo attorno al gioco online CryptoKitties (cryptokitties.co). Ogni animale è unico e di proprietà dell’acquirente, che ne ha convalidato l’atto di acquisto tramite la blockchain e senza il cui permesso il gattino NFT non può essere replicato e non può essere trasferito, anche dagli sviluppatori del gioco. Il valore del criptogatto (si è arrivati fino a 170mila dollari) può aumentare o diminuire in base al valore di mercato.
Anche i CryptoPunk sono tra gli NFT più antichi: si tratta di un insieme di 10mila avatar creata dallo studio di sviluppo Larva Labs, basati su pixel generati casualmente, alcuni dei quali sono stati venduti per milioni di dollari. Detenere un NFT CryptoPunk significa essere l’unico proprietario di un avatar pixel unico nel suo genere. Oggi “sono oggetti da collezione”.
NFT: esempi
Alcuni esempi più recenti? A dicembre il coofondatore di Wikipedia Jimmy Wales ha messo all’asta da Christie’s la prima modifica effettuata il 15 gennaio 2001 sull’allora nascente portale. La schermata dove c’è scritto “Hello, World!” è stata congelata e immortalata in un NFT che è poi stato messo all’asta venduto per $750,000 da Christie’s. Chi lo ha acquistato si è portato a casa anche l’iMac con cui Wales lavorava all’epoca e potrà modificare la pagina come preferisce, nonché ripristinarla nella sua forma originale.
Sempre a dicembre 2021 sul palco del Teatro degli Arcimboldi a Milano Achille Lauro, durante un live con orchestra sinfonica, ha mostrato in diretta la creazione di un’opera NFT: la riproduzione del suo battito cardiaco e delle emozioni provate durante l’esibizione, rilevate grazie a sensori hi-tech applicati sul suo corpo.
Pochi giorni prima di questa fine anno è stato invece venduto all’asta a Parigi per 107.000 euro il primo messaggio sms della storia. Un messaggino di sole due parole, 15 lettere in totale: ‘Merry Christmas’, ‘Buon Natale’. Venne inviato alle 18:09 del 3 dicembre 1992 da un computer sul telefono di Richard Jarvis, all’epoca impiegato di Vodafone, a titolo sperimentale. Per materializzarlo nel mondo reale, all’acquirente è stata consegnata una cornice digitale con il certificato firmato Nick Read, attuale dirigente Vodafone (anche perché in Francia sono vietate le vendite all’asta di beni strettamente immateriali).
Al CES 2022, se si farà, Netgear rilascerà una piattaforma creata apposta per i non fungible token. Una tela digitale, che permetterà di visualizzare le proprie opere digitali acquistate online.