Troppi ritardi, Apple va da sola. Non parliamo di computer o di iPhone, ma della tanto attesa automobile di casa Cupertino.
La storia di quella che ormai viene chiamata da tutti “Apple Car” è lunga e tortuosa. Spesso si è interrotta, altre volte ha alimentato le fantasie di mezzo mondo con annunci roboanti e gossip del settore.
Le ultime sulla nuova macchina di Apple
L’ultimo capitolo di questa saga (per ora) viene dalla testata sudcoreana Maeil Economic Daily, citata dall’informatissimo blog Mac Rumors. Secondo questa fonte il progetto-macchina è attivo dal 2014 e Apple ha un team al lavoro da allora. Ma dopo aver contattato BMW, Hyundai, Nissan e Toyota per eventuali collaborazioni e joint venture, la Mela avrebbe deciso di andare avanti da sola. Senza l’appoggio di un gigante dell’automotive.
Già lo scorso febbraio, Apple aveva “messo in pausa” i rapporti con Hyundai e Kia, mentre Nikkei confermava che erano ben sei le aziende del settore che erano state contattate fino allora. A quanto pare è a questo punto che le trattative con le realtà esterne si è interrotta, il momento in cui Apple ha deciso di ballare da sola.
Le cause della scelta sulla nuova macchina: la concorrenza ha paura?
A spingerla ci sarebbero stati i troppi ritardi ma soprattutto cause logistiche e di concorrenza. Sempre secondo i sudcoreani, a spazientire Apple sarebbero stati i ritardi causati dalla conversione generale del settore all’elettrico. In poche parole, i produttori di automobili sono molto occupati con la conversione all’elettrico dell’intero settore e non potevano badare alle richieste di Tim Cook & co. Apple ci ha abituato a scelte non convenzionali e rivoluzionarie: un eventuale progetto automobilistico seguirebbe la stessa strada. E richiederebbe grandi impegno anche ai contractor.
Apple tira dritto: addio BMW e Toyota
E qui veniamo alla concorrenza. Conviene davvero a giganti quali BMW, Hyundai e Kia, per citarne solo alcuni, lavorare con un disruptor come Apple? Quando Cupertino entra in un settore nuovo, di solito, quel settore ne esce mutato irreversibilmente, per sempre; e Apple ne esce ancora più ricca e potente. Il rischio per i brand storici delle quattro ruote è quindi di aprire la porta del loro business a un cavallo di Troia.
Un cavallo ricchissimo, capace di investimenti di enorme proporzione, e con un brand tra i più riconoscibili del mondo. Diciamo pure che nessuna di queste aziende vuole fare la fine che hanno fatto Motorola e Nokia dopo iPhone.
Nuova macchina, l’automotive non collabora? Apple balla da sola
Meglio lasciare che sia Apple a fare la sua tanto chiacchierata vettura, se mai la farà veramente. E fare in modo che ogni difficoltà di progettazione, design e quant’altro ricada su di lei. Perché aiutarla, del resto?
Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, comunque, la “Apple Car” si farà, in un modo o nell’altro. E potrebbe uscire tra il 2025 e il 2027. L’azienda sta firmando richieste di collaborazione con molti produttori di parti per automobili, una mossa che è considerata un segnale piuttosto chiaro. Apple aggira i giganti del settore e farà la “sua” automobile a modo suo.