In queste vacanze vi state organizzando per dedicarvi ai vostri hobby preferiti? Cucinare manicaretti, guardare film, andare in palestra? Fermatevi, state sbagliando tutto. Tornerete al lavoro solo apparentemente rilassati. Magari allegri e soddisfatti, ma la vostra mente non si sarà davvero rigenerata.
Facciamo un passo indietro, innanzitutto. Anche voi arrivate a sera con il cervello bollito, dopo ore trascorse ininterrottamente al computer, magari in smartworking (quindi senza staccare davvero mai)? Anche voi, a quel punto, aprite Instagram, Youtube, Netflix… E vi rilassate così, finché non riuscite a spegnere quello schermo che un po’ ipnotizza. Oppure accendete la tv, qualcuno legge un libro… In realtà in nessuno di questi modi il vostro cervello si sta davvero riposando, anche se vi state divertendo, probabilmente.
Il vero senso del relax durante le vacanze
Come sostiene la scienza (qui lo studio completo del NeuroLeadership Institute), per massimizzare il benessere mentale, la creatività e la produttività servono dei veri “tempi di inattività”, non strutturati, senza obiettivi in mente o attenzione focalizzata su qualcosa. Quindi niente film, niente social, persino niente palestra. Perché correre o sollevare pesi significa impegnarsi per raggiunger determinati risultati. Lo stesso vale se cucinate un arrosto oppure una torta: vi state impegnando per la buona riuscita del vostro piatto. Idem per una sessione di meditazione o di mindfulness: ebbene sì, anche lì vi dovete concentrare sulla respirazione e allenarvi a non divagare. Di fatto, è stressante, anche se non vi accorgete.
L’unico vero momento rigenerante per il nostro cervello è quello in cui non si fa assolutamente nulla: per esempio, quando si sta sotto la doccia, oppure quando si lavano i piatti. Questi sono anche i momenti più creativi. Non a caso, come ricorda Jay Dixit, science writer del Neuroleadership Institute, esperto di creatività e team performance, il momento Eureka ad Archimede è venuto nella vasca da bagno. E pure Newton ha formulato la legge di gravità quando ha visto una mela cadere in un frutteto. Le epifanie sembrano spuntare dal nulla proprio quando la tua mente vaga liberamente: come è possibile?
Le idee migliori nascono quando non si fa nulla
Secondo gli studi, il nostro pensiero si basa sul coordinamento di due diverse reti cerebrali, ognuna con il proprio modo di elaborare informazioni. La prima è la rete esecutiva centrale, ovvero la parte del cervello orientata all’obiettivo. Si attiva quando si presta razionalmente attenzione a qualcosa, se si deve prendere una decisione o se si cerca la soluzione di un problema. L’altra è la rete dell’immaginazione, che va avanti in modalità predefinita, quando il cervello è a riposo: essa è fondamentale per l’innovazione e la creatività. A volte le soluzioni migliori arrivano proprio quando non ci si concentra consapevolmente su un problema, anzi. L’approccio migliore consiste nel prendersi un po’ di tempo libero e dare alla rete dell’immaginazione la possibilità di operare la sua magia: consolidare nuove conoscenze, creare nuove connessioni e immaginare nuove possibilità.
Quindi, in queste vacanze concedetevi la possibilità del dolce far nulla. Sdraiatevi sul divano e fissate il soffitto. Stirate senza ascoltare un podcast o un audiolibro in sottofondo. Fate una passeggiata senza il fitness tracker al polso. Non sarà tempo perso, ma tempo guadagnato. Fidatevi di Albert Einstein, che diceva: “La creatività è il residuo del tempo perduto“.