Il 2023 è l’anno dei ponti. Tra weekend lunghi, vacanze scolastiche e festività, si possono vivere 36 giorni di vacanza con soli 7 giorni di ferie dal lavoro. In particolare, ora si sta avvicinando la lunga sequenza dei ponti di primavera: si inizia con Pasqua, per poi proseguire con il 25 aprile (Festa della Liberazione), il 1° maggio (Festa del Lavoro) e il 2 giugno (Festa della Repubblica). Ecco qualche idea per un breve viaggio, suggerita da Lonely Planet.
Per esempio, visitare la Capitale italiana della cultura, nominata dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura, e la Capitale europea della cultura, indicata dalla Commissione europea, è un’ottima idea non solo per scoprire nuove città, ma per farlo in un momento in cui questi centri urbani organizzano una serie di iniziative speciali, come mostre, festival, concerti ed eventi vari, per valorizzare il proprio patrimonio artistico-culturale.
Capitale della Cultura in Italia
Per il 2023 il titolo di Capitale italiana della cultura è stato assegnato per la prima volta a due città, Bergamo e Brescia, entrambi capoluoghi di provincia della Lombardia. La prima ha una parte medievale, Città Alta, che si adagia su un colle: attraversata da smetti vicolo che passano tra imponenti palazzi, è circondata da possenti mura, dalle quali godere di una spettacolare vista su Città Bassa, moderna e vitale, dove si trovano il Teatro Donizetti, l’Accademia Carrara e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Brescia è una città d’arte di cui è facile innamorarsi: da vedere Palazzo del Broletto, il Duomo Nuovo, il Duomo Vecchio, Piazza della Loggia, Piazza della Vittoria, il Parco Archeologico di Brescia Romana, il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo.
Capitali della Cultura in Europa
Anche a livello europeo quest’anno non c’è una sola città ad aver ricevuto il titolo di Capitale europea della cultura 2023, bensì tre: Timişoara, in Romania, Veszprém, in Ungheria e Elefsina, in Grecia. Tutte e tre hanno un ricco palinsesto di eventi, che va dai festival musicali a quelli di danza, dalle mostre d’arte agli appuntamenti enogastronomici. Si può scegliere una delle tre e partire per una full immersion.
Parchi nazionali italiani
Chi preferisce la natura e le attività outdoor può scegliere uno dei 25 parchi nazionali italiani, che si aggiungono alla miriade di aree naturali protette. Per esempio, può essere un’occasione per capire da vicino la Calabria con i suoi tre parchi nazionali. Il Parco Nazionale della Sila è l’altopiano più grande d’Europa, con il Sentiero dei Giganti che attraversa un magnifico bosco di alberi secolari. Il Parco Nazionale del Pollino, il più esteso d’Italia,comprende due paesaggi molto diversi tra loro: il Massiccio del Pollino e i Monti dell’Orsomarso: qui gli amanti delle grotte, dell’arrampicata, del birdwatching e della mountain bike troveranno diverse attività da fare.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte è il più meridionale dei parchi calabresi. La varietà di escursioni che si possono fare è la principale attrattiva di questo luogo. In particolare, chi ha più giorni da dedicare al trekking può scegliere di percorrere il Sentiero del Brigante o un tratto del Sentiero Italia.
I cammini del Portogallo
Per fare trekking all’estero uno buona idea è quella di partire per il Portogallo, dove, oltre al Cammino Portoghese per Santiago de Compostela, si possono trovare percorsi poco affollati, perché poco famosi, ma spettacolari. Si va dal Sentiero delle Sette Valli Sospese, una delle migliori escursioni per camminare lungo le scogliere, al Passadiços do Paiva, un’escursione nell’entroterra del paese lungo il fiume Paiva.
Leggere a Parigi
Parigi è sempre una buona idea per un weekend lungo. In questo caso si potrà aggiungere una nuova esperienza, soprattutto se si amano i libri: è stata inaugurata una nuova sala di lettura pubblica, la Salle Ovale, presso la Bibliothèque Nationale de France, dopo un accurato restauro durato 12 anni e costato 261 milioni di euro. Attraverso lo spettacolare soffitto di vetro filtra la luce naturale inondando l’elegante ambiente, dove 20 mila libri su arte, storia e letteratura francese sono accatastati sotto gli archi svettanti, impazienti di essere sfogliati. Ma non sono tutti volumi accademici. Se siete più interessati ai manga che a Montesquieu, sappiate che quasi la metà (circa 9000) dei libri nella stanza è costituita da fumetti e graphic novel provenienti da tutto il mondo, la più grande collezione del genere in Francia.
Se siete studenti o lavoratori da remoto, conquistate un posto in uno dei lunghi tavoli al centro della stanza: il wi-fi è gratuito e abbondano le prese. Se invece siete qui per una lettura di piacere nella veneranda biblioteca pubblica più bella di Parigi, sedetevi su una poltrona e immergetevi indisturbati nel vostro libro.
Il restauro della struttura, programmato per coincidere con il suo 300esimo anniversario, ha incluso l’apertura di una nuova area museale, la Galleria Mazarin, in cui sono esposti 900 opere della collezione della biblioteca, tra mappe, francobolli e manoscritti antichi. Quando avrete finito di leggere, passate dal museo per vedere il manoscritto originale di Les Misérables di Victor Hugo, la partitura per l’opera Don Giovanni di Mozart e il manoscritto originale di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust.